Anche le profumerie Douglas in crisi per il Covid: rischia di chiudere un negozio in Bergamasca
Il gruppo ha annunciato di voler tirare giù le serrande di ben cinquecento punti vendita nel mondo, uno anche nella nostra provincia. A rischio il posto di lavoro di almeno tre persone
Questo potrebbe essere l'ultimo anno per un negozio Douglas della Bergamasca. Il noto brand degli empori di profumi e prodotti di bellezza ha infatti deciso che, a seguito della crisi economica provocata dal Covid, ridurrà il numero dei suoi punti vendita presenti in tutto il mondo.
I sindacati hanno fatto sapere con un comunicato che, nel corso dell'incontro con l'azienda del 25 febbraio scorso, sono state evidenziate dai dirigenti delle significative perdite di fatturato nell'anno 2020, motivo per il quale i vertici hanno deciso di chiudere ben 500 negozi in totale, di cui 128 in Italia e uno anche nella provincia di Bergamo, che attualmente ne conta sei.
Il sindacato ha chiesto informazioni più chiare riguardo la tutela dei posti di lavoro: «Come Filcams-Cgil chiediamo più chiarezza e soprattutto più tutele per lavoratrici e lavoratori dato che le risposte dell'azienda restano vaghe rispetto a un’ipotetica ricollocazione di una parte del personale nei punti vendita che rimarranno aperti e a un’ipotesi di acquisizione da parte di operatori del settore, con i quali non si è capito se l'azienda abbia effettivamente già sottoscritto accordi commerciali», dichiara Nicholas Pezzè, che sottolinea come sia necessario accompagnare eventuali uscite, soprattutto per i dipendenti prossimi alla pensione, che dovrebbero essere sostenuti con un supporto economico.
In Italia i posti a rischio sono circa quattrocento; nella nostra provincia invece, su 35 lavoratori, potrebbero perdere il posto tre o quattro persone, le quali per adesso non hanno ricevuto sufficienti garanzie dai rappresentanti dell'azienda sul loro futuro.