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Variante inglese del Covid, Moratti: «In Lombardia presente nel 64% dei casi»
Complessivamente sono stati analizzati 2.023 campioni e tra questi sono stati identificati 978 casi di variante: 578 inglesi, 18 sudafricane, 10 brasiliane e 372 compatibili con una delle 3 varianti
Non più tardi di due settimane e mezzo fa l’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti aveva ipotizzato che la variante inglese del Covid sarebbe stata accertata tra il 60 e l’80 per cento dei tamponi analizzati. È il caso di dire che ci aveva visto bene.
Lo ha confermato lei stessa intervenendo in consiglio regionale, spiegando che «le analisi sui tamponi positivi realizzate dai laboratori lombardi hanno indicato una presenza del 64 per cento della cosiddetta variante inglese» sul campionamento eseguito su base regionale.
«Lo scorso primo marzo - ha aggiunto Letizia Moratti - si è conclusa l'ultima survey relativa alle varianti del virus presenti in regione. Complessivamente sono stati analizzati 2.023 campioni e tra questi sono stati identificati 978 casi di variante (pari al 48 per cento del totale). Le varianti sono così suddivise: 578 inglesi, 18 sudafricane, 10 brasiliane e 372 compatibili con una delle 3 varianti».
In riferimento alle ultime ordinanze del presidente Attilio Fontana, la vicepresidente Moratti ha concluso che le stesse «ieri sono state anticipate al ministro della Salute Roberto Speranza, al prefetto di Milano Renato Saccone, all'Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) e all'Unione delle Province Italiane (Upl)».
