Prenotazioni delle vaccinazioni anti-Covid, che flop! Regione s'affida a Poste Italiane
Dal 18 febbraio a oggi, il sistema messo in piedi dalla società regionale Aria ha causato numerosi disagi a over 80 e insegnanti. Per questo il Pirellone ha deciso di cambiare strategia. Intanto fa discutere, a Bergamo, il piano vaccinale di massa
C'è un tema che, in queste ore, sta tenendo banco nella politica bergamasca: le poche dosi di vaccino che Regione Lombardia ha previsto per la provincia di Bergamo nell'ambito del piano vaccinale di massa. Nello specifico, si parla di vaccinazioni in grado di coprire poco più di quattrocentomila bergamaschi da qui ai prossimi mesi, appena il 38 per cento della popolazione provinciale complessiva. Una percentuale lontana dal sessanta per cento e oltre delle altre province.
Sia in Consiglio regionale che a Palazzo Frizzoni, sono diverse le voci che si sono alzate per chiedere spiegazioni (quelle di Niccolò Carretta, Dario Violi e Giorgio Gori in primis) all'assessore regionale al Welfare Letizia Moratti. Anche su di un altro punto, poi, si sono chieste delucidazioni: l'assenza di punti vaccinali nelle Valli.
Problemi nelle prenotazioni, Regione corre ai ripari
In attesa che dal Pirellone arrivino risposte, però, Regione deve trovare una soluzione a un altro problema, molto più immediato: i malfunzionamenti continui del sistema di prenotazione. Il software messo in piedi da Aria, la centrale acquisti di Regione, si sta dimostrando pessimo, pieno di bug. Basti vedere quanti over 80 hanno “mancato” l’appuntamento per non aver ricevuto l’sms di conferma con luogo e ora, oppure quanti sono stati avvisati dell’appuntamento con un preavviso minimo, e infine quanti ancora sono stati mandati in centri vaccinali distanti decine e decine di chilometri dal loro Comune di residenza, nonostante ce ne fossero di più vicini. Anche gli insegnanti, che da mercoledì 3 possono prenotarsi, hanno riscontrato difficoltà nelle procedure.
Grazie a delle "toppe", la situazione sembra essere migliorata nelle ultime ore, ma il problema resta. Per questi motivi, Regione ha annunciato di aver stretto un accordo gratuito con Poste Italiane, «che ci metterà a disposizione la sua piattaforma, utilizzata in altre Regioni, per rafforzare le adesioni e le prenotazioni», ha detto Moratti. In sostanza, entro tre settimane dovrebbe essere possibile prenotare la vaccinazione anche su un apposito sito di Poste, così come al loro call center, recandosi negli uffici postali o addirittura rivolgendosi direttamente ai postini.