Fridays For Future Bergamo accusa di corruzione la Provincia, che annuncia azioni legali
A Calcio sorgerà il terzo polo logistico del paese. Dopo la la donazione di un pick-up al comune di Calcinate (il cui primo cittadino è anche presidente di via Tasso) da parte della società incaricata del progetto, il movimento ambientalista ha parlato di «sintesi perfetta fra corruzione politica e devastazione ambientale»
«Molte coincidenze, troppe per illudersi di non essere di fronte ad un esempio da manuale di sintesi perfetta fra corruzione politica e devastazione ambientale». Un’accusa pesante, mossa da Fridays For Future Bergamo nei confronti della Provincia, colpevole a detta del movimento ambientalista di non essersi opposta alla costruzione dell’ennesimo polo logistico nella Bassa in cambio di un pick-up donato al comune di Calcinate.
Insinuazioni infondati, per le quali potrebbero fiaccare le denunce nei prossimi giorni. Il presidente Gianfranco Gafforelli ha dichiarato a Corriere Bergamo che per quel che lo riguarda potrebbe, a livello personale, decidere di non intraprendere azioni legali nei confronti; tuttavia, le decisioni sono state prese sulla base di atti garantiti da tecnici e dirigenti dell’ente di via Tasso, i quali devono tutelarsi dalle accuse e dai sospetti addossati.
La denuncia dei Fridays For Future
La società incaricata del progetto di edificazione del nuovo polo logistico di Calcio, che sorgerebbe su un’area di 100 mila metri quadrati, è la Domus ing&arch, con sede a Seriate. La società, come previsto dall’iter burocratico, ha sottoposto il progetto all’ente di via Tasso, responsabile della Valutazione di Impatto Ambientale. Successivamente ha regalato al comune di Calcinate un pick-up del valore di 10 mila euro. «Forse è un caso che il sindaco di Calcinate, il dottor Gianfranco Gafforelli, sia anche il presidente della Provincia», si legge nella nota diffusa dal movimento ambientalista. L’automobile però, come ha spiegato l’amministratore della società, sarebbe un atto di beneficenza verso la Protezione civile del paese.
Al centro delle accuse del movimento ambientalista è finita anche la dottoressa Immacolata Gravallese, segretaria comunale ma anche «segretaria provinciale e la responsabile della Prevenzione della corruzione e della trasparenza – hanno aggiunto dal movimento -. Forse è altrettanto casuale il fatto che, dopo il gentile omaggio ricevuto dal comune di Calcinate, la Provincia, tramite il funzionario delegato dal presidente, deliberi che il progetto della Domus ing&arch non necessita di essere oggetto della Valutazione di Impatto Ambientale».