Al Papa Giovanni mimose in dono alle donne che hanno curato i bergamaschi (e non solo)
Rappresentanti del mondo sanitario hanno incontrato questa mattina (8 marzo) una delegazione interistituzionale composta da rappresentanti del Comune e della Provincia di Bergamo
Mimose in dono alle donne che, nell’ultimo anno, si sono dedicate a curare i malati bergamaschi, sia coloro che sono stati colpiti dal Covid sia chi è affetto da altre patologie. In occasione della Giornata internazionale della Donna una delegazione interistituzionale ha fatto visita all’ospedale Papa Giovanni XXIII, luogo simbolo della pandemia.
Un gesto simbolico per esprimere la gratitudine della città a tutto il personale sanitario, del Papa Giovanni e non solo, che generosamente ha dedicato il proprio impegno in questo compito così difficile. «Oggi, a un anno dall’inizio della pandemia e ancora in una situazione d’emergenza – commenta l’assessore alle pari opportunità Marzia Marchesi – rendiamo omaggio a quelle donne che hanno lottato in prima linea per tutelare il diritto alla salute di ognuno di noi».
Promotore dell’iniziativa il Consiglio delle Donne, organismo di Palazzo Frizzoni che ha le finalità di favorire la partecipazione delle donne alla vita amministrativa e promuovere azioni positive per la rimozione degli ostacoli che impediscono la realizzazione delle pari opportunità.
«Si tratta di un riconoscimento simbolico per tutte le donne che svolgono quotidianamente un lavoro di cura – aggiungono la presidente Eleonora Zaccarelli e la vicepresidente Maddalena Cattaneo - che vorremmo fosse sempre più valorizzato e condiviso sia nella vita privata, sia in quella pubblica, in particolar modo dalle istituzioni».
Al Papa Giovanni XXIII lavorano 3.500 donne (oltre il 75% del personale9 che ogni giorno si dividono tra l’impegno in ospedale e nei servizi territoriali e la famiglia. Le donne, tra l’altro, rappresentano la componente maggioritaria delle lavoratrici in ambito sanitario: in Italia sono il 70%. «Nella nostra struttura – spiega Maria Beatrice Stasi primo direttore generale donna dell’ospedale di Bergamo e una delle 6 donne ad occupare questa posizione sui 40 direttori generali in Lombardia - costituiscono l’87% del personale infermieristico e l’80% tra i dirigenti amministrativi e sanitari non medici. Anche tra i medici è in forte crescita la componente femminile. Resta ancora molta strada per valorizzare pienamente il lavoro femminile, tanti ancora gli stereotipi da abbattere basati sul genere. Ricevere simbolicamente queste mimose è un gesto di sostegno da parte della comunità bergamasca che condivido con la direzione strategica, con la direzione infermieristica e medica “in rosa”».
La delegazione era composta dall'assessore alle pari opportunità Marzia Marchesi, dalla consigliera provinciale con delega alle pari opportunità Romina Russo, dalla presidente e vicepresidente del Consiglio delle Donne Eleonora Zaccarelli e Maddalena Cattaneo. Hanno incontrato il direttore generale Maria Beatrice Stasi, il direttore amministrativo Monica Anna Fumagalli, il direttore del dipartimento servizi amministrativi e generali Maria Giulia Vitalini, il direttore delle professioni sanitarie e sociali Simonetta Cesa, il direttore dell’unità gestione presidio temporaneo, presidio di San Giovanni Bianco e attività ambulatoriali Giulia Bombardieri.