Dallo Spezia allo Spezia: dopo un girone da dimenticare, Pasalic è tornato alla grande
Dopo mesi complicati, finalmente il centrocampista ex Chelsea, Milan e Monaco è tornato ad essere decisivo per la squadra orobica
di Fabio Gennari
Sul campo di Cesena contro lo Spezia, esattamente un girone fa, Mario Pasalic giocò una partita brutta (come Ilicic) e fallì un paio di gol che avrebbero potuto regalare all'Atalanta punti importanti in classifica. Poi è arrivato lo stop per una fastidiosa sport ernia; l'operazione, con tre mesi di convalescenza e recupero, è stata lunga da superare ma adesso, nel momento decisivo della stagione, Gasperini sta finalmente ritrovando sui suoi livelli il giocatore che l'anno scorso tanto bene aveva fatto.
La gara del croato contro lo Spezia, vista dallo stadio, non è stata affatto male. Tolti una ventina di minuti del primo tempo, quelli centrali, il numero 88 della Dea ha fatto vedere tutto il suo repertorio. In avvio ha sfiorato il gol di testa, al 18' ha recuperato la palla che poi Ilicic ha sprecato e nella ripresa ha fatto due gol, ne ha sfiorato un terzo ed era pure ben posizionato per il possibile 4-1 quando Zapata ha invece scelto di calciare.
Secondo le statistiche della Lega, Pasalic ha finito primo per tiri, tiri in porta e occasioni da gol, è stato il terzo giocatore atalantino per km percorsi e anche se ogni tanto sbaglia qualche appoggio di troppo è innegabile che il suo contributo alla causa, quando è così presente in attacco e fa mulinare le gambe senza soluzione di continuità in mezzo, diventa pesantissimo.
Pensando al Real Madrid e al finale di stagione, la presenza di Pasalic sui suoi livelli migliori permette al tecnico Gasperini di ruotare un po' gli uomini, di alternare lui e Pessina, oltre a Malinovskyi, anche in mezzo al campo e non solo da trequartisti, con la certezza che sia sul piano atletico che su quello tecnico il numero 88 croato, se sta bene come oggi, è un valore aggiunto importantissimo per tutti i compagni.