Il riconoscimento

Modello di biodiversità in città: Astino vince il Premio nazionale del Paesaggio

Il progetto di Fondazione Mia è stato scelto tra 96 concorrenti e costituirà la candidatura italiana alla VII edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa

Modello di biodiversità in città: Astino vince il Premio nazionale del Paesaggio
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Un modello di “biodiversità dentro la città” da imitare, quello della Val d’Astino. Tanto che domenica 14 marzo il progetto presentato da Fondazione Misericordia Maggiore (Mia) di Bergamo si è aggiudicato l’importante Premio Nazionale del Paesaggio 2021, promosso dal Ministero della Cultura. Un riconoscimento straordinario che premia un lavoro ultradecennale e che lo elegge a candidato italiano alla VII edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa.

Un progetto di grande ambizione e complessità, che ha coinvolto decine di attori, premiato anzitutto per la sua capacità di restituire alla pubblica fruizione un paesaggio in stato di degrado che rischiava di essere oggetto di interventi speculativi. Tra i molteplici aspetti che hanno meritato al progetto bergamasco il conferimento del premio spiccano: la costruzione di un processo di pianificazione condivisa e rigenerazione attraverso una collaborazione pubblico-privato, posta in capo alla Fondazione della Misericordia Maggiore; l’eccellente lavoro di regia territoriale con cui i diversi attori hanno agito e hanno saputo integrarsi; il coinvolgimento di ampie e diversificate tipologie di fruitori; la solidità della visione scientifica che ha sorretto il progetto; l’attenzione alla governance basata su criteri di sviluppo sostenibile.

In altri termini, sono stati riconosciuti e premiati tanto l’ampia visione che l’approccio multidisciplinare al paesaggio, aspetti ben evidenti negli articolati sviluppi del progetto e che hanno investito sia la dimensione economico-produttiva, che ambientale, estetica e, non da ultimo, quella dimensione sociale i cui interventi particolarmente incisivi hanno meritato l’encomio della Commissione giudicatrice.

Più di tutto, “La biodiversità dentro la città: la Val d’Astino di Bergamo” viene indicato dal Ministero come progetto di eccellenza per via della sua esemplarità: vale a dire quale modello replicabile in altri territori per la tutela, gestione, valorizzazione, e anche trasformazione di un paesaggio. Da periferia degradata a spazio vissuto: la rigenerazione di Astino ha restituito infatti alla città di Bergamo un parco agricolo e naturale, accessibile attraverso una mobilità dolce. Una risorsa verde all’interno del territorio di una città industrializzata. E così facendo ha favorito il recupero di una profonda relazione identitaria che ha coinvolto e coinvolge la cittadinanza nel segno della sostenibilità.

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