Seriate, dopo le polemiche per lo stop dello scuolabus il sindaco ha scritto alle famiglie
Dal prossimo anno scolastico il servizio di trasporto tra le frazioni di Comonte e Cassinone sarà soppresso. Ma, calcolatrice alla mano, per il Comune era difficile mantenerlo attivo
La soppressione del pullman in servizio tra le frazioni di Comonte e Cassinone, a partire dal prossimo anno scolastico, ha lasciato ben più di un residente amareggiato. A onor del vero, la cancellazione del servizio di trasporto scolastico era stata comunicata alle famiglie già a gennaio, ma nonostante ciò, soprattutto sui social, c’è chi continua a dirsi profondamente deluso dalla scelta fatta dall’amministrazione.
Per questa ragione, per trasparenza e fare ulteriormente chiarezza in merito, il sindaco Cristian Vezzoli ha ritenuto opportuno scrivere nuovamente alle famiglie, con le quali è stato fissato a breve un incontro.
«L’Amministrazione comunale, nel corso degli anni, ha rimodulato il servizio di trasporto scolastico per ridurne gli elevati costi: da tre linee si è passati a due, poi sono stati ridotti i viaggi di andata e ritorno ed è stato soppresso il servizio all’infanzia perché su alcune tratte i pulmini trasportavano soli 2 o 3 bambini, oltre al conducente e all’assistente, con i relativi costi, traffico e inquinamento – spiega il sindaco Vezzoli -. Mi metto nei panni dei genitori che abitano a Comonte e Cassinone e so che la soppressione del trasporto scolastico creerà un disagio, ma il servizio è ormai poco richiesto e ha un costo assai elevato».
Calcolatrice alla mano, le spese non erano più sostenibili
Passando in rassegna i dati degli ultimi sei anni, a fronte di 832 mila euro di costi le entrate sono state pari a 111.800 euro, con un disavanzo a carico del bilancio comunale, e quindi di tutti i cittadini, di 720 mila euro. La perdita media annua, di conseguenza, è pari a 120 mila euro. Attualmente sono iscritti 32 utenti (13 di Cassinone, 18 di Comonte e 1 residente fuori dalle due frazioni) e le entrate sono pari a circa 9.300 euro, considerato che la tariffa media per famiglia è di 290 euro. Il costo per ogni singolo bambino è però pari a 2.850 euro.
«Per ogni linea si spendono oltre 45 mila euro all’anno e non è possibile averne solo una a servizio di tutti, per la considerevole distanza delle due frazioni dalle scuole – aggiunge il primo cittadino -. A questi motivi si aggiunge la continua contrazione demografica e il costante calo degli iscritti, che nell’anno scolastico 2016/2017 erano 87, mentre quest’anno sono 32. Si è avuta quindi una riduzione del 63 per cento, ragion per cui si comprende quanto sia difficile mantenere attivo questo servizio».
«Il Comune di Bagnatica - prosegue -, di cui ho sentito sindaco e dirigente del settore scuola, a parità di costo, cioè 45 mila euro annui per linea, raccoglie a Cassinone 33 alunni, mentre il pulmino di Seriate 13. Comprendo il disagio delle famiglie, ma preciso che non è vero che Cassinone è “sempre” sacrificata. Nel 2019 il quartiere ha ricevuto un nuovo campo da calcio sintetico, nel 2020 è stata asfaltata la strada principale e rifatta la segnaletica. Quest’anno verrà rifatta l’illuminazione a led e sono appena finiti i lavori di potatura dell’area boschiva di fronte alla chiesa di parrocchiale».
Le ipotesi alternative
Tra le ipotesi al vaglio del Comune vi era quella dell’aumento delle rette, scartata però perché non risolverebbe il problema, tenuto anche conto del basso tasso di copertura. «Un eventuale aumento avrebbe disincentivato le iscrizioni e, anche nel caso in cui gli utenti aumentassero, ciò comporterebbe comunque un incremento dei costi, non una loro riduzione – precisa il sindaco -. Non a caso nell’anno scolastico 2018/2019 con 67 utenti si spendevano 150 mila euro, l’anno successivo con 63 studenti il costo era pari a 137 mila euro. Come anticipato in consiglio comunale non mi sottrarrò al confronto e incontrerò le famiglie interessate, appena possibile, per condividere con loro possibili alternative. Non pretendo di convincere nessuno, spero solo di aver chiarito i dubbi: nessuno ha avuto piacere a prendere questa decisione, ma è chiaro che è stata presa per precisi motivi di sostenibilità».
I maggiori costi legati al Covid
Oltre al trasporto scolastico, il Comune di Seriate è stato chiamato a riflettere anche su altri servizi scolastici che hanno avuto incrementi di spesa, come la mensa e l’assistenza educativa. In particolare, quest’anno si sono avuti circa 150 mila euro di maggiori spese per sanificazioni, personale, trasporto dei pasti, o utilizzo di bottigliette di plastica.
«Per ora abbiamo recuperato le risorse senza aumentare le tariffe – conclude il sindaco Vezzoli -. Di fatto, si sarebbe potuto mantenere lo scuolabus a 32 utenti aumentando la retta della mensa per 1.039 bambini; anche questa sarebbe stata una strada percorribile. Sono poi aumentati i costi dell’assistenza educativa scolastica per i ragazzi con disabilità o gravi difficoltà: si è passati da 65 alunni assistiti nel 2016 agli attuali 117. Anche in questo caso si sono reperite le risorse nel bilancio comunale e lo stesso è stato fatto per i maggiori costi del servizio dell’ingresso anticipato.
«Per concludere - chiosa Vezzoli - i soldi del servizio scuolabus non verranno impiegati per fare feste, concerti o eventi, ma reimpiegati nella scuola per non aumentare, nei limiti del possibile, le tariffe di servizi maggiormente richiesti dalle famiglie. Invito pertanto tutti a una riflessione più oggettiva e serena che tenga conto dei numerosi servizi, utilizzati e apprezzati, che il Comune di Seriate, con il suo piano di diritto allo studio, offre ogni anno alle famiglie, agli studenti e alle scuole pubbliche e paritarie del territorio».