Ad Almenno San Bartolomeo

Gattina torturata e uccisa, l'appello di una lettrice: «Aiutateci a trovare i responsabili»

Prima hanno costretto la gatta a mangiare del veleno, poi le hanno chiuso la bocca con un cavo elettrico, probabilmente per non permetterle di vomitare il boccone avvelenato

Gattina torturata e uccisa, l'appello di una lettrice: «Aiutateci a trovare i responsabili»
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Prima l’hanno costretta a mangiare del veleno, poi le hanno chiuso la bocca con un cavo elettrico. Probabilmente per non permetterle di vomitare il boccone avvelenato. Ignote le ragioni alla base di un simile atto di violenza compiuto su una gattina di circa 1 anno e mezzo.

L’episodio, aberrante e che non trova alcuna giustificazione, ci è stato segnalato da una nostra lettrice, nella speranza che qualcuno possa essere a conoscenza di elementi utili a individuare i responsabili di una tale atrocità. La gattina, Luna, era scomparsa da Almenno San Bartolomeo martedì 9 marzo. «Fino a qui nulla di strano – ci scrive Sara Rossi -. di gatti ne spariscono continuamente». Lunedì (15 marzo) il macabro ritrovamento. A mettere la proprietaria sulle tracce della gattina alcune segnalazioni, che parlavano di un gatto deceduto nelle vicinanze di Villa Malliana.

Crudeltà assurda

«Siamo andati subito a verificare e qui l'orrore – aggiunge -. La gatta non era stata solamente uccisa ma anche torturata. Le hanno chiuso la bocca con un cavo elettrico, probabilmente dopo averle fatto ingerire del veleno. L'abbiamo ritrovata con gli occhi spalancati dal terrore e il cavo ancora stretto intorno al musino. Chi le ha fatto ciò, ha poi cercato di occultarne il corpicino, nascondendolo sotto un cespuglio e ricoprendolo con alcuni rovi».

All’indomani del macabro ritrovamento, la famiglia proprietaria della gattina è andata a sporgere denuncia. Ad oggi però non è ancora arrivata alcuna segnalazione che li possa aiutare. «Non riesco nemmeno ad immaginare come qualcuno possa arrivare a concepire simili crudeltà, a fare del male ad un animale perché magari dava fastidio – commenta amareggiata Sara – o per fare un torto alla famiglia che tanto lo amava. È ora che queste violenze gratuite finiscano, è ora che le persone paghino per questi crimini. Non solo per Luna, ma per tutti quegli animali che ogni giorno vengono massacrati per puro divertimento o odio».

I proprietari di Luna stanno collaborando con i Forestali e l’Enpa di Bergamo per risalire agli autori delle torture. Chiunque fosse a conoscenza di elementi utili può inoltrare la propria segnalazione all’indirizzo mail: Segnalazioni@enpabergamo.it

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