Nessun accordo

Ponti sull'Adda per "unire" Bergamo e Lecco, è scontro tra Regione e Comuni

Il San Michele dovrà essere chiuso al traffico entro 20 anni. Per questa ragione si è pensato di sostituirlo realizzandone due nuovi, ma le trattative per i progetti non stanno funzionando

Ponti sull'Adda per "unire" Bergamo e Lecco, è scontro tra Regione e Comuni
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Il ponte San Michele è stato appena rimesso a nuovo ma, in ogni caso, potrà continuare a essere percorso dai pendolari per i prossimi 20 anni. Per questa ragione si è pensato di realizzare due nuovi ponti, uno per le automobili e l’altro per i treni, in sostituzione di quello attuale. Tuttavia, i diversi attori coinvolti nel progetto paiono essere ancora molto distanti rispetto a modalità e tempistiche di costruzione.

Nessuna traccia dell’accordo

A fine gennaio Rfi, ente proprietario del ponte San Michele, Regione, Province di Lecco e Bergamo, Parco Adda Nord e i comuni di Calusco e Paderno avrebbero dovuto sottoscrivere un accordo di cui al momento non c’è la benché minima traccia.

Secondo quanto riferito dal sindaco di Paderno Gianpaolo Torchio all’Eco di Bergamo, da quando il San Michele è stato riaperto al traffico dei treni le interlocuzioni sono cessante completamente. Un comportamento che rammarica anche il sindaco di Calusco, Michele Pellegrini, il quale sottolinea come da mesi non si sappia più nulla in merito ai progetti dei due ponti nonostante si fosse deciso di procedere spediti nella progettazione per poter ricevere i fondi previsti dal Recovery Fund.

La posizione della Regione

Il Pirellone scarica invece la colpa sulle amministrazioni locali: la quadra non si riuscirebbe a trovare in virtù delle idee opposte dei due comuni sul luogo in cui dovrebbe essere costruito il nuovo ponte dedicato al traffico veicolare.

L’intenzione del comune di Calusco d’Adda era di collegare al futuro ponte la nuova tangenziale, il cui secondo lotto di lavori inizierà grazie ad un finanziamento di Italcementi dal valore di 2,7 milioni di euro.

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