Trading CFD: occhi puntati su petrolio e oro
Il 2021 ha segnato la svolta per il prezzo di queste due "ricchezze", con il Brent ad oltre 62 dollari e il WTI a quasi 60 dollari, entrambi in grande ripresa rispetto al tonfo di aprire 2020, con una crescita rispettivamente del 213% e del 231%
Il 2021 ha segnato la svolta per il prezzo del petrolio, con il Brent ad oltre 62 dollari e il WTI a quasi 60 dollari, entrambi in grande ripresa rispetto al tonfo di aprire 2020, con una crescita rispettivamente del 213% e del 231%. Dall’inizio dell’anno il Brent è salito di oltre il 19%, mentre il petrolio WTI di più del 18%, segnali che fanno intravedere la previsione degli analisti su una possibile ripresa dell’economia globale nel secondo semestre dell’anno.
L’oro nero ai massimi da un anno sconta anche il taglio annunciato dall’Arabia Saudita, oltre alla stima ridotta in merito alla produzione americana di greggio per il 2021. Ad ogni modo, l’evento principale rimane il pacchetto di stimoli USA voluto dal neopresidente americano Biden, un piano di liquidità extra da 1.900 miliardi di dollari che dovrebbe far ripartire l’economia a stelle e strisce, sostenendo i consumi e il recupero della produzione industriale.
Intanto sale l’attenzione sull’oro, il cui prezzo sui futures è aumentato di oltre il 13% nell’ultimo anno, nonostante il boom delle criptovalute e l’indicazione che Bitcoin potesse già considerarsi il bene rifugio sostitutivo del metallo prezioso. In questo caso l’elevata volatilità richiede un’attenta gestione del rischio, tramite l’impostazione corretta degli stop loss, per approfittare delle fluttuazioni del prezzo dell’oro mantenendo però un approccio sempre prudente.
Come investire sul prezzo del petrolio e dell’oro
Il petrolio e l’oro continuano a rappresentare due asset interessanti su cui investire, speculando sulle variazioni del prezzo attraverso il trading CFD. In questo settore si possono usare i servizi di alcuni broker specializzati, tra cui uno molto apprezzato è Plus500. Si tratta di un operatore in grado di fornire soluzioni di trading dedicate per gli investimenti sulle materie prime, come indicato da questa guida su come funziona Plus500 realizzata dagli esperti di Meteofinanza.com.
Ovviamente esistono anche altri intermediari capaci di proporre piattaforme specifiche per il trading con i CFD, ad ogni modo è importante valutare sempre le commissioni applicate, la varietà degli asset disponibili e i servizi per l’analisi tecnica e fondamentale. Per investire su mercato delle materie prime, infatti, è necessario integrare questi due metodi di analisi, realizzando studi accurati e approfonditi per individuare le tendenze più significative, identificare il tipo di posizione da aprire e i prezzi di ingresso e di uscita.
Tuttavia, il primo passo consiste sempre nella valutazione dei grafici per analizzare la quotazione del petrolio in tempo reale tramite servizi come quello proposto da Borsainside.com, portale specializzato che si occupa di trading finanziario, Borsa e quotazioni da tantissimi anni. Il monitoraggio del prezzo è indispensabile per interpretare i movimenti della quotazione dell’asset, usando indicatori e oscillatori per pianificare strategie di trading accurate da adoperare per orientarsi negli investimenti sul petrolio e l’oro.
Naturalmente è necessario incrociare queste informazioni con l’analisi fondamentale, inserendo nello studio dei grafici anche i fattori macroeconomici più importanti, in grado di influire sulle dinamiche dei prezzi favorendo specifici trend. Le materie prime, infatti, sono asset la cui valutazione richiede un’analisi piuttosto ampia, in quanto gli aspetti che possono contribuire a determinare la quotazione sono numerosi e abbastanza complessi.
I fattori da considerare per il trading su petrolio e oro
Prima di investire sulle commodities è essenziale conoscere i fattori che possono modificarne il valore di mercato, per fare trading sulle materie prime in modo consapevole. Per quanto riguarda il petrolio bisogna tenere conto innanzitutto della domanda di greggio, la quale dipende da una serie di aspetti come i consumi e gli investimenti pubblici. Lo stesso vale per l’offerta, infatti maggiore è la disponibilità più basso sarà il prezzo, quindi è importante valutare con attenzione le decisioni dei Paesi produttori.
Essendo il greggio quotato in dollari è indispensabile monitorare anche la forza del biglietto verde, oltre ai programmi di stimolo dei governi, le politiche monetarie delle banche centrali e il fattore speculativo. Per il momento le energie rinnovabili non sono ancora in grado di soppiantare il petrolio, quindi nel breve e medio termine la green economy non rappresenta un aspetto particolarmente influente per l’andamento dell’oro nero, mentre nel lungo periodo i vari Green Deal potrebbero cambiare lo scenario energetico.
Per l’oro rimane la percezione di bene rifugio, con un prezzo che tende a salire durante le crisi e i momenti di instabilità globale, mentre di norma scende quando l’economia mondiale cresce a un buon ritmo. L’andamento è anche inverso a quello del dollaro, poiché nel primo caso si vendono dollari per acquistare oro mentre nel secondo si vende oro per effettuare investimenti in dollari. Inoltre, nel trading CFD su queste materie prime bisogna sempre controllare l’attività delle banche centrali, senza dimenticare gli altri beni rifugio come i titoli di Stato e da qualche anno a questa parte anche le criptovalute.