eccellenze orobiche

La proposta suggestiva di Bergamo Ideale, per creare in città Museo dello sport

Secondo i consiglieri Minuti e Nosari la tradizione sportiva della città e della provincia meritano di essere valorizzate, esaltando le gesta e i successi delle grandi società sportive bergamasche e dei tanti campioni orobici

La proposta suggestiva di Bergamo Ideale, per creare in città Museo dello sport
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A Bergamo dovrebbe essere creato un “Museo dello sport”, per valorizzare la tradizione sportiva della città e della provincia, esaltando e rappresentando le gesta e i successi delle grandi società sportive bergamasche e dei tanti campioni orobici, senza dimenticare tutti coloro che hanno reso grande lo sport di base del nostro territorio.

La proposta, avanzata dal capogruppo di Bergamo Ideale Danilo Minuti e dal consigliere Luca Nosari, certamente suggestiva, non è stata ancora discussa in consiglio comunale, ma lo sarà durante la prossima seduta.

«In città e in provincia non è presente nessun museo o altro luogo che metta in mostra il nostro patrimonio sportivo – sottolineano nell’ordine del giorno -. La valorizzazione del nostro patrimonio sportivo può rappresentare per i tanti appassionati e tifosi un nuovo e importante veicolo di rilancio turistico per la nostra città».

Eccellenze bergamasche

Bergamo può infatti vantare una lunga schiera di società sportive illustri e campioni nelle diverse discipline, che si sono distinti conquistando titoli nazionali e internazionali. Solo per fare qualche esempio: Felice Gimondi, Paolo Savoldelli e Ivan Gotti nel ciclismo; Giacomo Agostini e Carlo Ubbiali nel motociclismo; la Foppapedretti per il volley femminile; i Lions per il football americano con i Lions; i miti dell’alpinismo come Agostino Da Polenza, Walter Bonatti e Simone Moro; il campione di scherma Mangiarotti; il golfista Costantino Rocca; il gigante del basket Flavio Carera; i pugili Luca Messi e Angelo Rottoli.

Fino ad arrivare ai successi contemporanei, incarnati dall’Atalanta, dai numerosi calciatori bergamaschi arrivati a vestire la maglia della Nazionale. Oppure, passando al circo bianco, le affermazioni olimpiche e in Coppa del Mondo di Sofia Goggia e Michela Moioli e quelle passate delle sorelle Magoni.

«Senza dimenticare atleti di fama nel motociclismo enduro, nell’atletica e nella ginnastica, nel nuoto, nelle arti marziali e in molti altri sport – aggiungono Minuti e Nosari -. Esiste una fittissima rete di associazioni e società sportive di base e dilettantistiche, che da sempre contraddistinguono il tessuto sociale bergamasco, con migliaia di praticanti, volontari e dirigenti che hanno contribuito alla crescita fisica, morale ed educativa di intere generazioni. Il comitato bergamasco del CSI è il più numeroso e attivo di tutta Italia».

Lo sport, inoltre, rappresenta un formidabile veicolo sociale, culturale e turistico. «Secondo l’indice di sportività, elaborato da PtsClas e pubblicato dal Sole24Ore – concludono - la provincia di Bergamo si piazza al secondo posto tra tutte le provincie italiane. Infine, la nostra città è protagonista di importanti investimenti infrastrutturali in ambito sportivo, basti pensare alla realizzazione da parte dell’imprenditoria bergamasca del nuovo quartiere “Chorus Life” che vedrà la nascita del nuovo Palazzetto dello sport». Perchè non sperare, quindi, anche in un Museo.

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