Aiuti di Stato: 103 miliardi di euro a 1,2 milioni di aziende. A Bergamo molti fondi
Nella nostra provincia hanno ricevuto contributi statali 24.696 imprese, su un totale di 89.314 aziende (ossia il 27,7 per cento)
Sono oltre 1 milione 200 mila, pari al 22,5 per cento del totale nazionale, le aziende italiane che lo scorso anno hanno ricevuto aiuti di Stato, per un totale di circa 103 miliardi di euro. Di questi, il 78 per cento sono cosiddetti “aiuti sotto forma di garanzie statali sui prestiti per garantire l'accesso alla liquidità delle imprese.
Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna sono le regioni che, in valore assoluto, hanno ricevuto il maggior numero di fondi statali: 23,77 miliardi di euro la Lombardia, circa il doppio del Veneto (12 miliardi) e oltre il doppio dell’Emilia-Romagna (10,93 miliardi).
È quanto emerge dal primo Osservatorio sugli aiuti di Stato realizzato da Cribis, società del gruppo Crif specializzata nella business information. L’Osservatorio ha incrociato i dati del Registro nazionale degli aiuti di Stato con quelli della banca dati di Cribis, analizzando la tipologia, le dimensioni e i settori delle imprese che, tra gennaio del 2020 e lo stesso mese del 2021, hanno usufruito del sostegno pubblico per fronteggiare la crisi legata al Covid.
La realtà di Bergamo
La Bergamasca riveste la ventesima posizione nella classifica italiana. Nella nostra provincia hanno ricevuto contributi statali 24.696 imprese, su un totale di 89.314 aziende (ossia il 27,7 per cento). Su scala regionale, la provincia con il maggior numero di imprese che hanno ricevuto aiuti sul totale di quelle presenti è quella di Sondrio (30 per cento), al 13esimo posto in Italia. Fanalino di coda il Milanese, al 66esimo posto in Italia (22,4 per cento di aziende finanziate).
«In una fase economica complessa e in costante cambiamento come quella attuale – commenta Marco Preti, amministratore delegato di Cribis -, è fondamentale valutare in modo preciso ed efficace la solidità finanziaria di clienti e partner commerciali. Sapere se i propri clienti hanno ricevuto gli aiuti finanziari messi in campo dal Governo per fronteggiare la crisi è un’informazione di grande importanza per conoscere lo stato della liquidità aziendale».
La fotografia delle altre regioni
Considerando il numero di imprese che hanno ricevuto aiuti di Stato, in rapporto al totale di quelle attive sul territorio, è la Valle d’Aosta a guidare la classifica regionale con il 51,6 per cento (6.142 imprese). Seguono Friuli-Venezia Giulia (40 per cento, 37.345 imprese), Marche (34,1 per cento, 51.577) e Basilicata (30,1 per cento, 15.755). Nelle ultime posizioni ci sono Lazio (15,3 per cento, con 87.429 imprese), Molise (16,3 per cento, 4.962) e Campania (16,7 per cento, 82.783).
Nella top-ten delle province con la più alta percentuale di imprese che hanno ottenuto contributi in testa c’è Aosta (51,6 per cento) che precede Gorizia (42,5 per cento), Udine (40,2 per cento), Trieste (39,8 per cento) e Pordenone (38,8 per cento).
Le dieci province le cui imprese, in rapporto al totale di quelle sul territorio, hanno fatto meno ricorso ai sostegni del Governo sono Caserta (12,7 per cento), Bolzano (12,8 per cento), Roma (14,5 per cento), Viterbo (14,6 per cento), Rieti (14,7 per cento), Benevento (14,8 per cento), Nuoro (15,6 per cento), Campobasso (15,6 per cento), Latina (15,9 per cento) e Oristano (15,9 per cento).
I settori e le imprese che hanno assorbito più aiuti
Il settore che ha fatto maggiormente ricorso agli aiuti è stato quello del commercio al dettaglio, che da solo ha assorbito il 16,3 per cento del totale, seguito dai servizi di ristorazione (12,1 per cento), dal commercio all’ingrosso (9,3 per cento) e dai lavori di costruzione specializzati (9,2 per cento).
Per quanto riguarda la dimensione aziendale, la parte del leone la fanno le microimprese che hanno assorbito il 91,9 per cento del totale degli aiuti, a fronte del 7 per cento delle piccole, l’1 per cento delle medie e lo 0,1 per cento delle grandi. Relativamente al fatturato sono state le aziende con un giro d’affari inferiore al milione di euro (89,4 per cento).
L’analisi dell’Osservatorio evidenzia infine che sono soprattutto le aziende più giovani ad avere ricevuto gli aiuti di Stato: per il 42,2 per cento si tratta di imprese nate tra il 2011 e oggi, percentuale che scende al 26,8 per cento per quelle nate tra il 2001 e il 2010 e al 16,5 per cento per quelle nate tra il 1991 e il 2000.