Russia-Slovenia è Miranchuk contro Ilicic: il nuovo che avanza contro l'usato sicuro
A Sochi si affrontano due squadre che hanno vinto la prima partita e che potrebbero schierare uno contro l'altro i due compagni nell'Atalanta
di Fabio Gennari
Allo stadio Olimpico Fisht, nella città di Sochi sulle sponde del Mar Nero e quasi al confine con la Georgia, oggi (27 marzo) alle 15 andrà in scena la seconda partita di qualificazione verso Qatar 2022 tra Russia e Slovenia. Si gioca a 3.800 km da Bergamo e in campo, da vedere se con una maglia da titolare oppure no, ci saranno Aleksej Miranchuk e Josip Ilicic, praticamente il vecchio e il nuovo dell'Atalanta di Gasperini.
Al netto dei risvolti di classifica per le rispettive nazionali, quello che guardano tutti con curiosità a Bergamo è la crescita del numero 59, arrivato dalla Lokomotiv Mosca, rapportata alla ripresa dello sloveno.
Ilicic sta vivendo una stagione di grandi alti e bassi, fatica a trovare continuità di prestazioni e, nonostante Gasperini gli stia dando continuamente fiducia, i tifosi spesso si chiedono perché al suo posto non venga provato proprio il russo.
Miranchuk ha avuto poche occasioni di giocare con continuità, a Verona è entrato dall'inizio e nel primo tempo non si è mosso nemmeno male, ma non è stata certo una delle sue partite più scintillanti. La ricerca di una collocazione definitiva da parte di Gasperini continua, è chiaro che le qualità ci sono e quindi tocca solo metterle in pratica con continuità.
Se a Bergamo per il numero 72 sloveno si prospetta un futuro con sempre maggiore qualità che gli verrà chiesta in nome di una quantità in diminuzione (la carta d'identità pesa per tutti), con la maglia della sua nazionale Ilicic gioca sempre da titolare e anche nell'ultima partita contro la Croazia (vinta per 1-0) ha trascinato i suoi compagni. La carriera ormai è avanti, difficile dire quanti anni ancora potrà giocare su questi livelli, ma intanto lui c'è e il tecnico Kek lo manda in campo senza problemi.
Tra i due giocatori ci sono sette anni di differenza, il futuro non può che essere di Miranchuk, anche perché sarà curioso vedere se e quanto Gasperini riproporrà il 4-2-3-1 già visto a Verona, con la Dea che si è resa protagonista di un'ottima partita chiusa con la vittoria per 2-0. Di certo, vedere Miranchuk e Ilicic affrontarsi sarà interessante. La speranza è quella che i due tecnici decidano davvero di piazzarli uno di fronte all'altro.