Azzardo, con le chiusure aumentano i giocatori patologici connessi alla rete
Oltre all'aumento del gioco d’azzardo online, nell’ultimo periodo sarebbe cresciuto anche l'abuso delle sostanze alcoliche
Da un anno a questa parte il gioco d’azzardo si è trasferito dai locali alla rete. La chiusura prolungata di sale slot e scommesse ha fatto sì che i giocatori patologici si adeguassero alla normativa anti-Covid: anche quelli fino ad oggi rimasti latenti, si siano riversati sulle piattaforme online.
Inoltre, il lockdown ha contribuito ad acuire il numero di giocatori e, al contempo, innescato un calo nel numero di persone che si rivolgono a centri di sostegno per chiedere aiuto nel combattere la dipendenza.
Il fenomeno sarebbe ancora in evoluzione, come segnalato all’Eco di Bergamo da Enrico Coppola, presidente dell’associazione genitori antidroga di Pontirolo Nuovo, che si occupa di contrasto delle dipendenze patologiche. Sembrerebbe anche che la possibilità di giocare d’azzardo online abbia avuto tra le sue conseguenze anche l’abbassamento sotto i 40 anni dell’età media delle persone dipendenti.
Oltre a quello legato all’azzardo, nell’ultimo periodo si è registrato anche un abuso delle sostanze alcoliche, non soltanto tra i giovani, ma anche tra chi ha più di una dipendenza. Diretta conseguenza dello stress causato dalla chiusura forzata in casa e dalla riduzione dei contatti sociali e lavorativi.