Master promosso da UniBg e PoliMi conquista il primo posto nella classifica "Best Master Ranking"
La classifica annuale stilata da EdUniversal coinvolge oltre 4 mila università ed enti di formazione presenti in oltre 154 Paesi. I master selezionati sono più di 5 mila, suddivisi in 50 ambiti di formazione
Tra più di 5 mila corsi selezionati da oltre 4 mila Università di tutto il mondo, il master executive in “Gestione degli Asset Industriali e della Manutenzione – MeGMI”, promosso dagli Atenei di Bergamo e del Politecnico di Milano è il migliore.
Il corso, proposto dalla scuola di alta formazione dell’Università di Bergamo e dal Mip-Graduate School Of Business del Politecnico di Milano, ha conseguito il primo posto nella classifica “Best Master Ranking” stilata da EdUniversal nella categoria “Industrial and Operations Management” per l’area geografica Western Europe.
La classifica annuale coinvolge oltre 4 mila università ed enti di formazione presenti in oltre 154 Paesi e i master selezionati sono più di 5 mila, suddivisi in 50 ambiti di formazione. I criteri utilizzati per la valutazione dei master sono legati non solo al livello di soddisfazione dei partecipanti, ma anche alle opportunità che questo genera e al riconoscimento, nazionale e internazionale, del livello di competenze acquisite durante il percorso formativo.
«Questo risultato – commenta il rettore dell’Università degli studi di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini – ci riempie di grande soddisfazione, così come i partner industriali e accademici che hanno collaborato sin dall’inizio alla progettazione di un percorso d’eccellenza nel panorama dell’alta formazione tecnico-manageriale».
Il master MeGMI ha come obiettivo quello di formare manager di manutenzione che, oltre a possedere adeguate competenze tecniche, siano in grado di gestire i processi di asset management in termini organizzativi e gestionali, governando l’impatto che questi hanno sul resto dell’organizzazione, sui suoi obiettivi di business, di qualità, sicurezza ed efficienza.
«A differenza di corsi di management più generalisti – aggiungono Sergio Cavalieri, co-direttore del corso dell’Università di Bergamo, insieme al professor Marco Macchi del Politecnico di Milano -, non è semplice per un percorso specialistico mantenere un crescente interesse da parte dei partecipanti e del mondo industriale. Per di più in un periodo in cui gli investimenti in formazione e qualificazione del personale vengono spesso sacrificati in ragione di una minore disponibilità finanziaria da parte delle aziende».
In sedici edizioni hanno partecipato più di 250 professionisti di oltre 100 aziende di rilevanza nazionale e internazionale. Tra queste Tenaris Dalmine, Eni, Italcementi, Brembo, Siad e Siad Macchine Impianti, Cotonificio Albini, Radici Group, Uniacque, Rfi, Unareti, Same Deutz-Fahr, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, CNH.