Vent'anni dopo, l'Atalanta batte la Juventus in campionato e vola al terzo posto (1-0)
Al termine di una partita equilibrata e molto tattica, i nerazzurri sparigliano le carte grazie a Malinovskyi e scavalcano i torinesi in classifica
di Fabio Gennari
Sono passati più di vent’anni e forse anche per questo l’emozione è ancora più grande. Grazie ad un siluro di Malinovskyi deviato da Alex Sandro, l’Atalanta batte la Juventus per 1-0 e opera il sorpasso in classifica issandosi al terzo posto. Gara equilibrata al Gewiss Stadium, i nerazzurri vincono perché hanno avuto più voglia di farlo, le occasioni sono 5-2 e alla fine il successo non è di certo sorprendente. La settimana con tre gare contro Juventus, Roma e Bologna si apre quindi nel migliore dei modi.
Nella scelta degli undici iniziali mister Gasperini sorprende un po’ tutti, il modulo è il 3-4-1-2 con Pessina alle spalle di Muriel e Zapata. Malinovskyi va inizialmente in panchina, in mezzo al campo giocano Maehle e Gosens sulle fasce con de Roon e Freuler in mezzo. La Juventus si schiera con il 4-4-2, Pirlo preferisce McKennie invece di Kulusevski con Chiesa largo a sinistra e la coppia d’attacco formata da Dybala e Morata (nemmeno convocato Ronaldo).
Fin dalle prime battute le due squadre si affrontano con grande attenzione, per tutto il primo tempo Gollini non deve effettuare nemmeno una parata degna di questo nome ma in almeno due circostanze sono sue indecisioni a creare scompiglio in area: al 34’ Maehle controlla Chiesa alzando la palla di testa per il suo estremo difensore che non esce e sugli sviluppi della situazione è Morata a cercare lo scavetto con Djimsiti che salva sulla linea.
L’Atalanta fa qualcosa in più, al 24’ Pessina scambia bene con Muriel e si presenta solo davanti al portiere ma il ritorno di De Ligt è perfetto e il difensore olandese riesce a deviare la palla quel tanto che basta per mandare sul fondo. Succede pochissimo altro, nelle due aree di rigore qualche colpo di testa su calcio piazzato si spegne sul fondo e al riposo lo 0-0 è il risultato più giusto.
A inizio ripresa la formazione orobica cambia Pessina con Pasalic, il modulo resta lo stesso e le due squadre continuano ad affrontarsi in tutte le zone del campo con duelli uno contro uno che tengono il risultato in bilico nonostante un paio di belle occasioni per i nerazzurri: al 59’ Muriel punta Cuadrado, rientra sul destro e spedisce la palla ad un palmo dall’incrocio, al 70’ cross di Ilicic per Zapata che di testa dal limite dell’area piccola non centra lo specchio in tuffo.
La mossa decisiva è ancora una volta quella di Gasperini, al 72’ entra Malinovskyi per Maehle e la squadra si mette in campo con il 4-2-3-1. L’equilibrio si rompe dopo la prima parata di Gollini su Morata (76’). Malinovskyi all’86’ impegna Szczesny con una fantastica punizione dai 35 metri destinata all’incrocio dei pali, sull’angolo seguente la palla finisce ancora all’ucraino che carica il sinistro e grazie ad una deviazione di Alex Sandro segna il punto dell’1-0. Fino alla fine del recupero (3’ minuti) non succede più nulla, i nerazzurri portano fino alla fine un successo di straordinaria importanza che vale il terzo posto in classifica (64 punti) e il mantenimento delle distanze dal Milan (66) e dalla Lazio (58). Il tabù Juventus cade nel momento forse più importante della stagione, sorpasso avvenuto e adesso si va a Roma per continuare a sognare.
Atalanta – Juventus 1-0
Reti: 87’ Malinovskyi (A)
Atalanta (3-4-1-2): Gollini, Toloi, Djimsiti, Palomino, Maehle (72’ Malinovskyi), de Roon, Freuler, Gosens, Pessina (46’ Pasalic), Muriel (68’ Ilicic), Zapata. All. Gasperini
Juventus (4-4-2): Szczesny, Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro, Chiesa, Bentancur, Rabiot, Mckennie (77’ Arthur), Dybala (68’ Kulusevski), Morata. All. Pirlo
Arbitro: Orsato di Schio (Giallatini e Preti; Sacchi; Fabbri e Liberti)
Ammoniti: 78’ Gosens (A), 79’ Malinovskyi (A), 82’ Djimsiti (A), 93’ Cuadrado (J)