Super Lega, in che senso l'Atalanta ha chiesto l'espulsione di Inter, Milan e Juve dalla Serie A
Luca Percassi è consigliere di Lega insieme ai presidenti di Verona e Cagliari. Sono loro ad avere votato a favore del comunicato della Uefa secondo cui ai club di Super Lega «sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale»
di Fabio Gennari
Dopo l'anticipazione di Repubblica in edicola questa mattina (19 aprile), emergono precisazioni importanti in merito alla posizione che avrebbero assunto Atalanta, Cagliari e Verona in merito alla possibile espulsione dalla Serie A di Inter, Juventus e Milan, ovvero le tre squadre italiane che sono tra le fondatrici del progetto Super Lega. In verità, non c'è stata un'iniziativa spontanea con la proposta di escludere le milanesi e i bianconeri dal campionato, bensì "solo" la votazione favorevole da parte di Luca Percassi, Maurizio Setti (presidente Verona) e Tommaso Giulini (presidente Cagliari) del comunicato poi emesso dalla Uefa che conteneva (tra le altre) anche questa proposta.
La Lega di Serie A ha una struttura molto chiara ai suoi vertici. Il presidente Dal Pino e l'amministratore delegato De Siervo hanno quattro consiglieri di Lega, che sono appunto Luca Percassi, Maurizio Setti, Tommaso Giulini e Paolo Scaroni (presidente del Milan). Oltre a questi, ci sono anche due consiglieri federali, che però non hanno diritto di voto, e che sono Claudio Lotito (Lazio) e Giuseppe Marotta (Inter). Dei quattro consiglieri chiamati a votare sul comunicato della Uefa, il presidente del Milan Scaroni si è astenuto naturalmente, mentre gli altri tre hanno dato parere favorevole ai contenuti.
La nota, poi resa ufficiale, diceva che è stato «appreso che alcuni club inglesi, spagnoli e italiani potrebbero aver intenzione di annunciare la loro creazione di una cosiddetta Super Lega chiusa. Se ciò dovesse accadere, ci teniamo a ribadire che noi - Uefa, FA inglese, Refef, Figc, Premier League, LaLiga, Lega Serie A, ma anche Fifa e tutte le nostre federazioni affiliate - resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto, un progetto che si fonda sull'interesse personale di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà. Prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che ciò accada. Il calcio si basa su competizioni aperte e meriti sportivi; non può essere altrimenti».
In particolare, nel comunicato che la Lega di A ha votato è scritto che «come annunciato in precedenza dalla Fifa e dalle sei Federazioni, ai club interessati sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l'opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali». Dunque, sottoscrivendo quanto proposto dalla Uefa, è implicito che anche per la Lega si deve procedere con il «divieto di giocare qualsiasi altra competizione a livello nazionale», vale a dire la Serie A.
Da qui Repubblica ha dedotto la posizione di Atalanta, Verona e Cagliari circa la mossa intrapresa da Inter, Milan e Juventus. E questo spiega anche il comunicato, diffuso nel pomeriggio di oggi, della società Verona, dove si dice che non c'è stata alcuna richiesta esplicita di espulsione dalla Serie A dei club milanesi e del club bianconero. In realtà, come spiegato, implicitamente la richiesta ci sarebbe.