Da Zagabria alle parole di Ceferin: il "ruolo" di Gasperini contro la Super Lega
Le prestazioni e i risultati dei nerazzurri hanno pesato molto nella considerazione collettiva di come il calcio si possa fare bene, anche partendo da lontanissimo
di Fabio Gennari
«Il calcio ha bisogno di storie come quella dell'Atalanta». Queste parole di Aleksander Ceferin, presidente della Uefa, hanno fatto gonfiare il petto a tutto il popolo nerazzurro. Le ha pronunciate ieri (20 aprile) a Montreux, in Svizzera, a margine del congresso del massimo organismo continentale del calcio italiano. E anche se qualcuno ci ha trovato dosi eccessive di miele e di populismo, il concetto espresso è figlio di un merito enorme della squadra di Gasperini.
La società nerazzurra è un modello di calcio virtuoso, in Europa ce ne sono anche altri, è vero, ma è chiaro che se a questa gestione oculata e precisa corrispondono poi risultati di così alto livello tutto diventa quasi perfetto. Il ragionamento è semplice: con la Dea che arriva fino ai quarti di finale di Lisbona e sfiora l'accesso alle semifinali subendo la rimonta nel recupero della sfida con il Paris Saint-Germain, dimostrare in modo oggettivo che c'è chi sul campo riesce a raggiungere obiettivi impensabili pur non avendo pedigree internazionale è basilare per chi difende la meritocrazia calcistica.
Quanto è riuscita a fare la squadra orobica sul terreno di gioco nei due anni di partecipazione alla Champions League è senza dubbio merito del tecnico di Grugliasco e dei suoi ragazzi. Un percorso esaltante, meritato e reso possibile da una filosofia di gioco che in Italia poche squadre hanno e che invece in Europa è considerato un "must". Per arrivare vicino a giocarsi il trofeo finale serve un progetto di calcio che va oltre le disponibilità economiche, è qualcosa che si basa su organizzazione e principi che l'Atalanta di Gasperini ha proposto fin dalla prima gara. Appunto, quella di Zagabria.
In casa della Dinamo, il 18 settembre 2019, i nerazzurri sono stato surclassati da un 4-0 che poteva distruggere le certezze di chiunque. Gasperini non ha minimamente cambiato atteggiamento e ha continuato a proporre lo stesso calcio anche dopo tre sconfitte nelle prime tre partite. A conti fatti, l'Atalanta è stata la miglior squadra italiana in Champions delle ultime due stagioni e per il presidente Ceferin è stato fin troppo semplice portarla come esempio positivo a chi invece pensa che bastino nomi e titoli del passato per considerarsi più bravi degli altri.
Il modello proposto della Uefa non è il migliore, ci sono tante cose che si possono cambiare per rendere le competizioni più interessanti e il calendario meno logorante. Forse questo terremoto permetterà di affrontare davvero i problemi del calcio, ma fa gonfiare il petto, ragionando su quanto ha fatto e continua a fare la squadra nerazzurra, vedere come nel calcio dei potenti e dei più grandi ci sia sempre spazio per quei piccoli grandi miracoli che solo spirito del lavoro, perseveranza, qualità e voglia di arrivare permettono di realizzare. Atalanta docet.