A maggio si apre il cantiere per il restauro del "portico dell'Angelo" all'Edonè
Il manufatto, oggi nell'area verde del centro di aggregazione giovanile, un tempo era l'ingresso del cimitero di Redona
Redona, fino al 1927, era un Comune a sé, staccato da Bergamo. E fino al 1962 ha conservato il suo campo santo. Ora del cimitero di Redona resta visibile soltanto l’ingresso, ossia il “portico dell’Angelo” all’interno dell’area verde collocata negli spazi del centro giovanile Edonè.
Sul manufatto sono però ben visibili i segni del tempo: lo scorso anno l’area intorno al portico è stata puntellata a causa del distacco di parte del materiale e a maggio, in accordo con la Soprintendenza, si aprirà il cantiere per restaurare la struttura.
«Il cimitero di Redona è da circa 20 anni un parco pubblico – spiega l’assessore ai lavori pubblici Marco Brembilla -. L’antico porticato d’ingresso è per certi versi un simbolo dell’Edoné, che è uno degli spazi d’aggregazione giovanile più frequentati e apprezzati della città. L’intervento sarà meticoloso e particolarmente attento alla conservazione dei materiali e della memoria storica del portico».
Ogni elemento sarà catalogato ed etichettato per individuare le modalità di restauro più efficaci e per salvaguardarne l’integrità dei materiali. Quindi sarà eseguito un pre-consolidamento della struttura, per consentirne la pulitura degli elementi. Il portico sarà stuccato d saranno ricostruite le parti in corrispondenza delle fessurazioni, sulla base della profondità ed estensione delle lesioni.
Infine, il “portico dell’Angelo” sarà consolidato e protetto con materiali che prevengano l’aggressione degli agenti esterni quali infiltrazioni d’acqua o depositi superficiali di sostanze nocive, ma anche dai raggi del sole.