Allarme maltrattamenti bambini in famiglia: la denuncia della Fondazione Cesvi
Presentato il quarto Indice regionale nel nostro paese relativo ai maltrattamenti dell'infanzia: la Lombardia è al decimo posto, aumentati i casi per colpa della pandemia
Oggi (martedì 4 maggio) in occasione di un incontro online moderato da Cristina Parodi, ambasciatrice della Fondazione, con la partecipazione della ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, è stato presentato il quarto Indice regionale relativo ai maltrattamenti all'infanzia, risultato dei rilevamenti condotti dalla fondazione Cesvi in collaborazione con gli esperti.
La Fondazione Cesvi da 35 anni protegge in tutto il mondo l’infanzia e le categorie sociali più vulnerabili con le Case del Sorriso, offrendo loro opportunità di crescita e sviluppo, cure, accesso all’istruzione e alla formazione lavorativa, proteggendoli da ogni forma di violenza, abusi, sfruttamento e trascuratezza. L'organizzazione negli ultimi anni è arrivata anche in Italia intervenendo a Bergamo, Napoli e Bari, in collaborazione con partner locali. L'obiettivo è da un lato di prevenire e contrastare il maltrattamento infantile, dall'altro approfondire e studiare scientificamente il fenomeno attraverso appunto l’Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia.
Lombardia decima
All'interno di quest'indice, la Lombardia si colloca al decimo posto, figurando come unica regione nella fascia "stabile", a metà tra le più virtuose, situate per la maggior parte nel Nord Italia (con il Trentino Alto-Adige che passa al primo posto e la retrocessione al secondo dell'Emilia Romagna) e quelle più problematiche del Sud, con all'ultimo posto la Campania. La nostra regione infatti, accanto a situazioni ambientali favorevoli, presenta una serie di criticità con sistemi di servizi inferiori alla media nazionale.
I riscontri nazionali
Dalla ricerca emerge l'opinione condivisa sull’esistenza di uno specifico «trauma collettivo da Covid-19» che ha portato a gravi disagi o all'aggravarsi di situazioni pregresse, in special modo tra le persone e le famiglie già fragili. In queste ultime è aumentata in modo preoccupante la conflittualità, la violenza contro le donne e la violenza assistita e subita dai minori. Nei dati rilevati a livello nazionale, tra il 60 ed il 70 per cento dei bambini tra i 2 e i 14 anni ha vissuto episodi di violenza emotiva da parte dei propri genitori o tutori; il 43 per cento degli italiani ha riportato un peggioramento della sua salute mentale e si è riscontrato un aumento delle richieste di aiuto psicologico per bambini e ragazzi.
Molto grave è stato anche l'aumento dei tentativi di suicidio tra i ragazzi, in particolar modo nel corso della seconda ondata della pandemia: dall’ottobre del 2020 fino ad oggi sono aumentati del 30 per cento i tentativi di autolesionismo e di suicidio da parte degli adolescenti, fatto di cui avevamo parlato anche noi nei mesi scorsi.
Il commento di Gloria Zavatta
«Le istituzioni devono agire subito. Dopo anni di mancati investimenti, il nostro Paese si è presentato chiaramente impreparato alla prova della pandemia. È dunque indispensabile un rafforzamento dei servizi territoriali per renderli all'altezza della sfida che ci attende. Il rischio di maltrattamento per i nostri bambini e le nostre bambine crescerà in modo esponenziale e con esso il bisogno di cure mentali. È arrivato il tempo della cura e non possiamo più permetterci di essere indifferenti a questo tema – ha commentato Gloria Zavatta, presidente di Fondazione Cesvi -. Per fornire una risposta concreta a questa vera emergenza sociale Fondazione Cesvi si è attivata per rinforzare i propri interventi. Va anche ricordato che il fenomeno è ampliamente sottostimato: per ogni caso denunciato ce ne sono nove sommersi».
Focus su Bergamo
Cesvi ha attivato nella città di Bergamo diversi progetti mirati a prevenire e contrastare i fenomeni di trascuratezza e maltrattamento infantile in collaborazione con il Consorzio FA. Nel 2021 sono previste attività laboratoriali all’interno dei Centri Diurni gestiti da Generazioni Fa per la valorizzazione delle risorse dei bambini e adolescenti, percorsi di supporto alla genitorialità finalizzati alla promozione di atteggiamenti e pratiche positive nella relazione educativa genitori-figli (“genitorialità positiva”) e confronto sui temi del bullismo e delle differenze di genere che attraversano le vite dei loro figli, oltre che corsi di formazione ed eventi di sensibilizzazione.
Per sostenere i progetti legati all'infanzia a rischio, è stata lanciata la campagna sms solidale "Quando sarò grande”, attiva dal 2 al 22 maggio. Per aiutare i bambini a vivere un'infanzia serena e a diventare grandi, si può inviare un sms o chiamare da rete fissa al numero solidale 45580.