Classe, spirito di sacrificio e un sinistro da urlo: a Miranchuk manca solo la continuità
Gioca poco, ma non parla mai e non si lamenta. Però segna: entra anche per pochi minuti e timbra il cartellino, con regolarità impressionante
di Fabio Gennari
Due gol nelle ultime due apparizioni nel finale di gara contro Bologna (5-0) e Parma (5-2). Alcune giocate da applausi per i compagni (vedi la verticalizzazione su Pasalic prima del gol del 3-0 ai ducali di Muriel) e un sinistro che ogni volta, seppure per pochi minuti, lascia sempre la sensazione di essere letale. Clamorosamente letale. Aleksej Miranchuk è già arrivato a quota 7 reti con l'Atalanta e considerando che non sta avendo lo spazio che forse meriterebbe a causa di compagni che rendono tantissimo, si tratta di un livello molto alto.
Il numero 59 russo sta completando la sua stagione di "apprendistato" nel calcio italiano. Forse non è ancora pronto per giocare dall'inizio con continuità (appena tre le sue apparizioni da titolare in campionato), ma di sicuro la crescita c'è e i numeri sono comunque di tutto rispetto: 22 presenze in campionato con quattro gol e un assist, tre in Champions League con un gol all'esordio sul campo del Midtjylland e due reti in due partite di Coppa Italia.
Dal punto di vista tattico, la sua collocazione migliore è a ridosso del centravanti. Non sembra ancora uno di quei "tuttocampisti" che il calcio moderno, soprattutto in Italia, spesso richiede, ma Miranchuk ha lampi di classe cristallina che vanno incanalati per bene nel nome della vittoria. Il gol di Parma arriva con una stoccata sotto la traversa dopo due tiri di Pasalic ribattuti da Sepe: non era semplice far passare la palla in quel pertugio, lui ci è riuscito senza problemi e il 5-2 è stato servito.
Nel finale di stagione, Gasperini (che lo apprezza sempre di più) lo farà giocare ancora, i calciatori bravi come lui e Malinovskyi prima o poi vengono fuori e chi ha pazienza, nel lavoro quotidiano ma anche in quelle partite dove magari il giocatore non convince, alla fine fine viene premiato. Aleksej Miranchuk è un ragazzo del 1995 ed è nato il 17 ottobre, proprio come l'Atalanta. Anche per questo il russo e i colori nerazzurri sembrano fatti per stare insieme.