giornata internazionale dell'infermiere

A Fiorenzo Moraschini e agli infermieri del Papa Giovanni due riconoscimenti internazionali

Il personale infermieristico al lavoro per l'Asst Papa Giovanni è risultato particolarmente meritevole, viste le cure e l'assistenza prestata ai pazienti durante l'emergenza Covid

A Fiorenzo Moraschini e agli infermieri del Papa Giovanni due riconoscimenti internazionali
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Tra chi si è speso maggiormente nella lotta al Covid vi è il personale dell’ospedale Papa Giovanni XXIII. Oggi (martedì 12 maggio), in occasione della Giornata internazionale dell’infermiere, Fiorenzo Moraschini e, in generale, i 1.850 infermieri che lavorano per l’Azienda socio sanitaria hanno ricevuto due riconoscimenti da parte della Cnai, la Consociazione Nazionale delle Associazioni Infermieri.

Il premio "Nursing Now Italy Award"

Fiorenzo Moraschini, in particolare, è stato insignito del premio internazionale "Nursing Now Italy Award", per l'eccellenza e la dedizione mostrata in 31 anni di lavoro. Moraschini, infermiere dal 1990, ha maturato un’esperienza trentennale in Rianimazione nell'assistenza infermieristica ai pazienti che hanno bisogno di un supporto ventilatorio.

Fiorenzo Moraschini

Durante la pandemia ha messo a disposizione le proprie conoscenze e abilità pratiche addestrando in presenza e per via telematica sul corretto uso del casco C-pap i colleghi dei reparti che hanno accolto migliaia di pazienti positivi al Covid.

Il premio, inoltre, condivide gli obiettivi della campagna Nursing Now, un'iniziativa globale guidata dall'Organizzazione mondiale della sanità e dal Consiglio internazionale degli infermieri per migliorare l'assistenza infermieristica.

Premio internazionale "Daisy Award"  

Più in generale, sono stati considerati meritevoli di un riconoscimento tutti gli infermieri dell’Asst Papa Giovanni XXIII. Il “Daisy Award”, istituito in memoria di J. Patrick Barnes, morto a 33 anni per una malattia autoimmune, valorizza le capacità, l'impegno continuo e propositivo, la compassione e la dedizione mostrate da questi professionisti durante la prima fase della pandemia a Bergamo.

«Tutti i nostri professionisti hanno garantito ai pazienti il massimo libello di cura e assistenza possibili durante l’emergenza sanitaria, coniugando allo stesso tempo le esigenze del contesto famigliare – ha commentato Simonetta Cesa, direttrice delle Professioni sanitarie e sociali -. A loro va la nostra sincera gratitudine e profonda stima per la fedeltà ai valori professionali e per la forza di volontà nel dedicarsi con passione in favore del bene comune».

«I premi di oggi confermano il contributo straordinario degli infermieri, così come quello di medici e altri professionisti della salute – ha concluso il direttore generale Maria Beatrice Stasi -. I modelli sanitari cambiano e la figura dell’infermiere ha assunto un ruolo sempre più rilevante per la sanità, sia dentro l’ospedale sia sul territorio».

La Cnai rappresenta il nostro paese nell'International Council of Nursing – Icn, organismo fondato nel 1899 e che attualmente riunisce le rappresentanze di oltre 130 nazioni e circa 27 milioni di infermieri a livello mondiale. La Consociazione Cnai è partner Fondazione Daisy per l'Italia e Group Leader per l'Italia dell'iniziativa globale Nursing Now.

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