La nuova Gamec al Palazzetto dello sport: una "lanterna" con terrazza ristorante
Entro il 2025 la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea sposterà la sua sede: gli eventi sportivi andranno all'interno di Chorus Life. Un intervento ambizioso, del valore di circa 13 milioni di euro
di Federico Rota
Nuovi locali espositivi con altezze diverse, fino a 13 metri, per ospitare contemporaneamente sia la collezione permanente sia mostre temporanee con opere d’arte di grandi dimensioni. Ma spazio anche a una nuova piazza, a un ristorante, un bar, un bookshop, a sale per la didattica e a tutti i servizi funzionali a una galleria d’arte moderna e contemporanea. Sarà questo il nuovo volto della GAMeC che, verosimilmente, entro il 2025 sarà ospitata dentro l’attuale Palazzetto dello sport, in via Pitentino.
Un progetto ambizioso, del valore di circa 13 milioni di euro (di cui 6 milioni cofinanziati da Fondazione UBI-Banca Popolare), che cambierà il volto non soltanto di un edificio storico caro a generazioni di sportivi e appassionati bergamaschi, ma di tutta la porzione di città che si sviluppa tra le vie Cesare Battisti, Borgo Santa Caterina, viale Muraine, via San Giovanni e il Parco Suardi.
«La Galleria si trova alle scuderie in via San Tomaso fin da quando è nata – spiega il sindaco Giorgio Gori -. Un contesto molto prezioso, vista la bellezza del borgo e la sinergia con l’Accademia Carrara, ma ad oggi non più adatto alle esigenze espositive. D’altro canto anche il Palazzetto dello sport sconta limiti oggettivi, soprattutto in termini di organizzazione degli spazi e della capienza massima di spettatori, che non consentono di ospitare grandi eventi o manifestazioni. Da qui l’ipotesi suggestiva di farlo diventare sede della nuova GAMeC; volontà che affonda già nel nostro precedente mandato».
La genesi del progetto
Da anni il Comune punta a trovare un’alternativa idonea per ospitare la GAMeC. In passato, con la giunta Tentorio, si era ipotizzato uno spostamento nei locali dei Magazzini generali. La quadra è stata trovata grazie al progetto di Chorus Life per la riqualificazione dell’area dismessa ex OTE, che ospiterà a sua volta un nuovo Palazzetto dello sport da 6.500 spettatori.
Il crocevia intorno al PalaAgnelli, entro quattro anni da oggi, diventerà «un nuovo polo della cultura e del tempo libero – aggiunge Gori – Questa sezione della città è per noi strategica, lo dimostrano le trasformazioni in atto alla caserma Montelungo, alle Canossiane, allo stadio, la ristrutturazione del Principe di Napoli e l’ampliamento del parco Suardi».
Nelle intenzioni del Comune non si tratta quindi solo di un intervento di recupero di un edificio amato da tutti gli sportivi, bensì che riveste una valenza urbanistica molto più ampia che si inserisce in un ambito strategico, all’incrocio di borghi storici e in un sistema di interconnessione tra il parco Suardi e il parco Marenzi reso possibile anche dall’acquisizione al patrimonio comunale degli orti di San Tommaso (un’area di 13 mila metri quadrati sopra il parco Suardi ndr).
L’intervento
Il progetto preliminare della nuova Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, presentato questa mattina (giovedì 13 maggio) non prevede demolizioni radicali ma un attento recupero degli spazi interni al Palazzetto dello sport, che consentiranno di triplicare la superficie complessiva dagli attuali 2.200 metri quadrati a poco meno di 6 mila metri quadrati. «La forma ellittica verrà conservata – garantisce l’assessore alla riqualificazione urbana Francesco Valesini -. Anzi, grazie ad essa la nuova sede della Galleria diventerà una sorta di cerniera di questo nuovo sistema che si creerà nel quartiere».
All’interno, verranno demolite le tribune e dove oggi c’è il terreno di gioco sarà costruita una grande “lanterna" opalina rialzata, collegata al pianterreno con uno scalone centrale, che conterrà parte degli spazi espositivi su due livelli grazie a solai intermedi. Al suo interno ci saranno anche pannellature modulari mobili in grado di creare ambienti più o meno grandi e più o meno illuminati.
I visitatori potranno accedere alle mostre permanenti e alle gallerie temporanee separatamente. Scale di sicurezza e ascensori posizionati simmetricamente completano il sistema di accessibilità e vie di fuga.
La nuova piazza d’ingresso
Mantenendo la posizione dell’ingresso affacciata su piazzale Oberdan, il progetto preliminare trasforma l’attuale avancorpo, ne mantiene il sedime e lo abbassa in altezza per costruire una nuova piazza collegata al foyer del museo, nella quale saranno collocati anche una fontana a giochi d’acqua e dei piccoli gazebo commerciali. Gli attuali posti auto saranno comunque mantenuti e traslati verso l’incrocio di Borgo Santa Caterina.
Il foyer è pensato come uno spazio multifunzionale, con diverse altezze, nel quale collocare opere d’arte di grandi dimensioni. Sempre al piano terra ci saranno anche sale didattiche per il pubblico più giovane e, affacciato sul nuovo studentato della Montelungo-Colleoni, uno spazio commerciale. «Dobbiamo ancora verificare quale sia la destinazione commerciale più idonea», precisa l’assessore Valesini.
Un ristorante all’ultimo piano
Il cantiere prevede anche la realizzazione di un terzo piano, i cui volumi sono stati ridotti per restare nel perimetro della fascia di rispetto fissata dal passaggio sotterraneo del torrente Morla. Sul tetto dell’attuale Palazzetto sarà ricavato un ristorante panoramico, accessibile dall’esterno anche quando il museo è chiuso, con una terrazza di 1.300 metri quadrati, orientata verso il parco Suardi.
«Vista la portata – aggiunge l’assessore Valesini -. l’intervento sarà suddiviso in lotti. Partiremo subito con i lavori al Palazzetto e sulla nuova piazza, che ospiterà anche un’area verde. Quindi sarà la volta del rifacimento della pavimentazione all’incrocio con via della Muraine, davanti alla vecchia caserma e, dalla parte opposta, tra via san Tomaso, Cesare Battisti e Borgo Santa Caterina».
I tempi
Entro metà giugno sarà pubblicato il bando per affidare la progettazione definitiva ed esecutiva. «Trattandosi di un’opera di oltre 10 milioni sarà necessario attendere circa un anno, fino all’estate del 2022 – prevede Francesco Valesini -. Quindi avvieremo la gara per individuare l’impresa che dovrà realizzare l’intervento».
Il cantiere si aprirà non appena sarà pronta la nuova Arena per lo sport a Chorus Life, secondo le previsioni a settembre dell’anno prossimo. I lavori per la nuova sede della GAMeC dovrebbero quindi partire intorno alla primavera del 2023, per concludersi tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. «Il progetto della nuova GAMeC – osserva l’assessore alla cultura Nadia Ghisalberti – è la conferma delle rinnovate ambizioni di una città che scommette sull’arte e la cultura per il proprio rilancio post Covid. La Galleria nel 2020 tra l’altro ha saputo adattarsi alla crisi pandemica, reinventandosi grazie a nuove iniziative che le sono valse anche i riconoscimenti di museo dell'anno per il Giornale dell'arte e a Lorenzo Giusti il titolo di direttore dell'anno per ArtTribune».
«La progettazione di una nuova GAMeC – conclude il direttore Lorenzo Giusti - più capiente, luminosa e idonea a ospitare i molteplici linguaggi del contemporaneo, è un obiettivo coerente con la crescita delle raccolte d’arte e con l’aumento progressivo del pubblico della Galleria. Un museo contemporaneo nelle forme architettoniche, oltre che nella sostanza delle proprie attività, contribuirà a rafforzare il profilo internazionale assunto dalla Galleria negli ultimi anni, proiettandola nel futuro».