Premio Costruiamo il Futuro: 257 le realtà bergamasche che hanno aderito al bando
L'iniziativa è promossa da Fondazione Costruiamo il Futuro, in collaborazione e con il sostegno di Intesa Sanpaolo, per sostenere le piccole associazioni sociali e sportive
Sono 257 le realtà che si sono iscritte al bando della prima edizione del premio “Costruiamo il Futuro per Bergamo e provincia”, iniziativa promossa da Fondazione Costruiamo il Futuro in collaborazione e con il sostegno di Intesa Sanpaolo per sostenere le piccole associazioni sociali e sportive bergamasche. Una partecipazione straordinaria, segno di quanto sia radicata la presenza del terzo settore sul territorio, ma anche indice delle difficoltà vissute in questi mesi.
L’iscrizione al premio per queste associazioni non rappresenta solo la possibilità per richiedere un contributo in denaro destinato a sostenere le rispettive spese e progetti, ma un’opportunità per farsi conoscere: ogni associazione iscritta al bando viene infatti visitata, anche se virtualmente, dalla Fondazione.
«L’incontro con queste realtà è un passaggio fondamentale del premio Costruiamo il Futuro – spiega Carlotta Borghesi responsabile “charity” della Fondazione - che permette di toccare con mano i benefici che ciascuna porta nel luogo in cui opera. Abbiamo riscontrato tanta gratitudine, una grande voglia di fare, di ripartire e nello stesso tempo richieste di contributo che indicano un bisogno concreto, reale a cui vogliamo dare voce, perché il Terzo settore è un pilastro fondamentale per le nostre comunità».
Le associazioni iscritte al bando provengono da 109 Comuni della Bergamasca. Di queste, il 51 per cento opera in ambito sociale, il 37 per cento è composto da associazioni sportive dilettantistiche e il 12 per cento lavora in ambito culturale e delle tradizioni locali.
Diversi gli obiettivi: dal dare una risposta ai bisogni non ascoltati delle persone, al promuovere l’educazione dei ragazzi fino a sostenere quanti si trovano in condizioni di difficoltà. Molte associazioni sono state coinvolte in prima linea nella lotta al Covid, trasportando medicinali, prestando assistenza alle strutture sanitarie e ai cittadini. Tutte queste realtà hanno però saputo mostrare tenacia e creatività nel reinventarsi per rispondere alle rinnovate esigenze con la solita determinazione.
«Abbiamo coinvolto partner fondamentali che ci hanno consentito, da una parte, di muoverci in modo capillare sul territorio – conclude Carlotta Borghesi -; in questo senso sono stati importantissimi il Csi, il Csv e la Cdo Bergamo. Dall’altro di sostenere le realtà associative, grazie alla generosità di chi ha creduto con noi a questo progetto di beneficenza: Intesa Sanpaolo, Fondazione della Comunità bergamasca e Fondazione Grimaldi e infine Edenred, Sangalli, Iperal Supermercati e Bodega spa».