le sanzioni dell'antitrust

Mancati rimborsi dei voli cancellati: maxi multa da 8,4 milioni a Ryanair, easyJet e Volotea

Le tre compagnie aeree, terminate le limitazioni agli spostamenti, hanno cancellato numerosi voli programmati utilizzando comunque come scusa l'emergenza Covid, continuando a rilasciare voucher invece che rimborsare il prezzo del biglietto speso

Mancati rimborsi dei voli cancellati: maxi multa da 8,4 milioni a Ryanair, easyJet e Volotea
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Ryanair è stata sanzionata dall’Antitrust con una multa di 4,2 milioni di euro per «pratica commerciale scorretta e non rispondente al canone di diligenza professionali». Una violazione delle norme contestata anche easyJet, che ha ricevuto un verbale da 2,8 milioni di euro, e a Volotea, multata per 1,4 milioni.

Secondo l'autorità le tre compagnie aeree, terminate le limitazioni agli spostamenti, hanno cancellato numerosi voli programmati utilizzando comunque la motivazione dell’emergenza sanitaria e continuando a rilasciare voucher, senza invece procedere al rimborso del prezzo pagato per i biglietti annullati.

«Inoltre, sono state fornite informazioni ingannevoli e omissive ai consumatori sui loro diritti ed è stato ostacolato e ritardato il riconoscimento del rimborso monetario – si legge in una nota -, attraverso modalità e procedure per indurre, e in alcuni casi anche costringere, il consumatore a scegliere o ad accettare il voucher invece del rimborso».

L’Antitrust ha accertato anche altre condotte scorrette, come il mancato riconoscimento di un ristoro nel caso dell’annullamento del viaggio per il riproporsi dell’ondata pandemica oppure ponendo ostacoli alla fruizione dei voucher già emessi, come l’obbligo di chiamare un numero telefonico a pagamento per poter utilizzare i voucher, non effettuando il rimborso monetario alla scadenza, oppure non prevedendo la durata di 18 mesi come stabilito dalla normativa emergenziale.

Infine, per quanto riguarda Ryanair, l’autorità ha considerato ingannevole anche la campagna pubblicitaria diffusa a partire da giugno, incentrata sulla possibilità di cambiare il volo gratis. Al contrario, la società applicava per il nuovo volo scelto tariffe più alte di quelle che applicate sul sistema di prenotazione online e prevedeva, comunque, una penale se il cambio del volo avveniva nei 7 giorni precedenti la partenza.

«Le sanzioni sono poco più che un solletico per aziende che hanno un fatturato di miliardi di euro – commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei diritti” -. Per far valere pienamente i diritti dei consumatori e ottenere una funzione deterrente le sanzioni dell’Antitrust devono essere ben più pesanti e portate anche sotto il profilo della verifica di eventuali reati in capo alle stesse società. I provvedimenti adottati dimostrano come le pratiche scorrette siano sempre più numerose e non accennino a cessare».

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