Medico di base in pensione: in un anno tre sostituti e ora resta solo la guardia medica
Un cittadino residente a Seriate ha deciso di denunciare le inefficienze del sistema sanitario regionale e, in particolar modo, l'annoso problema legato alla mancanza di medici di base sul territorio
Tre sostituti temporanei cambiati nel giro di circa un anno dopo che il proprio medico di base “storico” è andato in pensione, per essere alla fine dirottati su un servizio di guardia medica. È l’odissea vissuta in piena emergenza Covid da un residente di Seriate, che insieme alla propria famiglia, composta da cinque persone, è stato sfortunato protagonista dei disservizi che caratterizzano la sanità territoriale lombarda.
«Quello che mi chiedo – scrive in una lettera inviata in redazione - è come si possa essere arrivati a questo punto, come possa un sistema regionale essere così allo sbando e privo di visione prospettica da rimanere scoperto in maniera così grave in ruoli di pubblica assistenza che i cittadini pagano con le loro tasse e che spesso sono determinanti per un servizio di sorveglianza e cura adeguato».
L’avvicendamento dei diversi camici bianchi ha inizio, appunto, un annetto fa, quando a questa famiglia venne assegnata temporaneamente una giovane dottoressa che esercitò per qualche mese. Quindi, fu la volta di un giovane medico «molto bravo ed attento alle necessità dei pazienti», che restò anche lui per alcuni mesi. Quindi a febbraio del 2021 venne assegnata loro una nuova dottoressa, sempre molto giovane, che ha concluso l’incarico nei giorni scorsi.
La doccia fredda è arrivata però attraverso una comunicazione che informava i pazienti che «non essendo stato possibile incaricare altro professionista, è stata attivata una postazione di continuità assistenziale diurna», attiva da lunedì 31 maggio nell’ambulatorio messo a disposizione dal Comune di Seriate in via Donizetti. La beffa è che per queste persone non «è necessario effettuare alcuna nuova scelta», ossia non possono chiedere di cambiare medico.
«Preciso che per tutto questo periodo – specifica il lettore - siamo stati invitati a non chiedere il cambio del medico in quanto la funzione definitiva sarebbe stata assegnata quanto prima e ora, andando nel proprio fascicolo sanitario, il cittadino trova la funzione di "sostituzione medico" bloccata. Io credo che non ci siano attenuanti date dall'emergenza sanitaria attuale, il problema dei medici di base è annoso e trovo davvero disdicevole che una regione come la Lombardia possa essere caduta così in basso nell'erogazione di un servizio pubblico che sarebbe dovuto. L'eccellenza, a quanto pare, è a disposizione di chi se la può permettere».