Roberto Longhi

Il veggente del Misma: «Ecco che cosa mi dice la Madonna nelle apparizioni»

«Mi ha detto che le preghiere e i digiuni vanno bene, ma che quello che è fondamentale è che gli uomini si amino, si vogliano bene»

Il veggente del Misma: «Ecco che cosa mi dice la Madonna nelle apparizioni»
Pubblicato:
Aggiornato:

di Paolo Aresi

Roberto Longhi ha vissuto esperienze del tutto particolari, momenti in cui un’altra realtà sembra avere preso il posto della nostra dimensione, quella in cui ogni giorno ci muoviamo. La prima volta è accaduto il 20 gennaio del 1988, poi si è verificato altre volte, in maniera imprevista, anche a distanza di anni. Roberto Longhi è di Cenate Sopra, ha 73 anni, per una vita ha fatto il muratore, prima e dopo le apparizioni.

Ha costruito una cappelletta sul Misma per ricordare la Madonna e poi un centro di meditazione sopra Cornale di Pradalunga. Abbiamo già raccontato una parte della vicenda di Longhi su PrimaBergamo. Cerchiamo di completare quella storia.

Perché ha costruito una cappella sul Misma?

«Perché me lo aveva chiesto la Madonna. La prima visione l’ebbi nel 1988, ma non dissi niente a nessuno, tranne che al superiore dei Cappuccini di Bergamo. Ho lavorato per quattro anni a tagliare rovi e cespugli sul Misma, ho tirato su la cappella da solo, andavo là nei giorni feriali, la sera, nella bella stagione, oppure al sabato e alla domenica. Lavoravo da solo, la gente diceva che ero esaurito. No, non lo ero».

Lei ha avuto diverse apparizioni. Che cosa vede?

«Nella prima apparizione ho visto una luce, poi sul ciglio della strada del Colle dei Pasta ho visto una colomba e la luce proveniva da lì. Nella seconda, alcuni mesi dopo, ho visto come una chiesa, un santuario che scendeva dal cielo, pieno di luce, e andava a collocarsi sul Misma, dove poi ho costruito la cappelletta. E altre volte ho incontrato la Madonna, nella forma di Maria Ausiliatrice, sempre con il Bambino in braccio. Mi è difficile descrivere quello che ho provato».

Che cosa le ha detto, Maria?

«La prima volta si è presentata che ero seduto a pregare sul monte Bastia, accanto al Misma, avevo la corona del Rosario in mano. La donna apparve come in un lampo di luce, con il Bambino. Mi disse semplicemente che lei era Miriam, di non dire a nessuno che l’avevo vista, mi ricordo quegli occhi che mandavano luce, grandi, grandi».

Sì, ma che cosa le ha detto?

«Quello che si prova non si può raccontare a parole, le parole non sono sufficienti... è un’immensa gioia, una grandissima calma. Nelle apparizioni lei mi ha detto che le preghiere e i digiuni vanno bene, ma che quello che è fondamentale è che gli uomini si amino, si vogliano bene. Che si vada su questa strada. Lei dice che amarsi, accettarsi, accogliersi reciprocamente è in ogni caso un tornare a Dio. Mi ha anche detto di dare una mano, per quel poco che posso, in questa direzione. La Madonna è difficile per me dire che cosa sia, certo si presenta a me sotto la forma di donna. Ma credo sia impossibile capire, per me. Sento il suo amore, sento che lei vuole il bene dell’umanità. Lei è di una semplicità disarmante, eppure ha qualcosa di regale, di alto, così profondo... Lei mi dice che l’uomo deve tornare a se stesso, cioè a Dio. Senza Dio l’uomo si perde, dice Maria».

Perché lei per quattro anni non ha detto niente a nessuno?

«Me lo aveva consigliato lei. Forse perché dovevo prendere consapevolezza di quello che era successo, che non era semplicemente un fatto miracoloso così, nel senso dello stupore. Dovevo coglierne la profondità».

Perché Maria appare?

«Io penso che lei sappia che l’umanità si trova in una fase critica, una fase piena di fermenti, di possibilità belle, ma anche brutte. L’uomo potrebbe autodistruggersi in qualsiasi momento, mi viene da dire. E poi Maria conosce bene la differenza che sta tra il Paradiso e l’Inferno, di quello che sta dentro e oltre la cortina della realtà umana».

Maria è preoccupata.

«Sì, senza dubbio. Io non so spiegare, io penso che lei appartenga a una sfera che sta oltre il tempo, forse ci sono dei bivi nel corso del tempo, alcuni portano in alto, verso la gioia, altri in basso, verso l’Inferno, cioè la disperazione. Maria vuole che le persone di buona volontà le diano una mano, chiede la coerenza rispetto al messaggio di suo figlio, Gesù. Io ho capito che lei desidera una profonda umanità, la comprensione tra le persone. È preoccupata anche per coloro che magari pregano tanto, ma poi si comportano in maniera che cristiana non è, una sorta di farisaismo. Per questo la preoccupazione riguarda anche la Chiesa».

Continua a leggere su PrimaBergamo in edicola fino al 3 giugno, oppure in versione digitale cliccando QUI

Seguici sui nostri canali