Come si migliora il miglior attacco della Serie A? Con le caratteristiche, non solo con i nomi
I numeri dicono che il reparto offensivo della Dea è già al top. Migliorare è possibile, ma bisogna intervenire sui dettagli
di Fabio Gennari
L'Atalanta di Gasperini non ha bisogno di attaccanti che stravolgano gli equilibri della rosa, ma di elementi in grado di aumentare le cartucce a disposizione del tecnico. Con 265 gol segnati in tre campionati, oltre 88 di media a stagione, è evidente che diventa fondamentale lavorare sui dettagli: rosa della Dea alla mano, tecnica e forza non mancano di sicuro, mentre rapidità e profondità sono due caratteristiche che possono sicuramente essere migliorate con acquisti mirati.
Quello dell'attaccante non è un innesto da considerarsi primario per il gruppo della Dea. Chiaramente i dirigenti orobici sono sempre sul pezzo e in caso di condizioni favorevoli le accelerate sono sempre possibili, ma nella scala delle priorità prima ci sono difensore, centrocampista e portiere, e poi un nuovo giocatore per il reparto avanzato. Tra l'altro, c'è sempre da piazzare Lammers in prestito e da risolvere la questione Ilicic: queste due "uscite" sono importanti anche per il discorso relativo alla lista da presentare in Lega Calcio.
Sul piano tecnico, due profili come quelli di Boga del Sassuolo e Stengs dell'AZ Alkmaar sono quelli più "veri" rispetto a tanti altri nomi che circolano. L'esterno del Sassuolo è un classe 1997, gioca a sinistra e rientra sul destro, mentre l'olandese ha un anno in meno (1998) ed è esattamente lo "specchio" del francese: utilizza preferibilmente il piede mancino e gioca a destra. Tutti e due sono elementi rapidi che possono dare quegli strappi e quella profondità che Gasperini oggi non trova come caratteristica predominante nel suo gruppo.
Il costo dei cartellini di giocatori d'attacco non è mai abbordabile, ma l'Atalanta (soprattutto per il Sassuolo) ha anche contropartite interessanti da mettere sul piatto, considerando che con Dionisi sulla panchina dei neroverdi parte un nuovo ciclo dopo l'esperienza di De Zerbi e che altri big come Locatelli e Berardi potrebbero presto salutare. Come sempre, la parola d'ordine è "attesa" e in questa seconda parte di giugno tante cose potrebbero accadere.