La magia del russo

Il primo gol nerazzurro agli Europei è di Miranchuk, una perla mancina da vedere e rivedere

Scambio al limite dell'area e palla all'incrocio con un sinistro morbido. Una rete decisiva che regala alla Russia i primi 3 punti nel girone

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di Fabio Gennari

Non c'è niente da fare: Aleksej Miranchuk è l'uomo dei gol da applausi. Il fantasista russo ha giocato dal primo minuto nella gara valevole per la seconda giornata del campionato europeo, la Russia ha battuto 1-0 la Finlandia riscattando la sconfitta della prima giornata subita dal Belgio (3-0) e la rete decisiva, nel recupero del primo tempo, è stata firmata proprio dal numero 59 della formazione nerazzurra. Ricevuta palla ai 22 metri, Miranchuk si è girato in un attimo e dopo la sponda di Dzyuba l'atalantino ha scagliato la palla all'incrocio con una magia mancina.

Riguardando le immagini della rete, la parte più interessante è la preparazione al tiro: Miranchuk riceve palla in una zona pericolosa ma non ancora decisiva, il movimento verso la porta con la palla che viene poi giocata in avanti sulla punta centrale permette alla Russia di andare in gol e di vincere una partita fino a quel momento bloccata. Rispetto alla gara d'esordio, il ct Cherchesov contro la Finlandia ha deciso di mandare in campo subito Miranchuk e il ragazzo lo ha ripagato con una prestazione da migliore in campo.

Le qualità del fantasista russo non sono mai state in discussione, come prevedibile il primo anno in Italia è stato complicato, soprattutto per il necessario ambientamento in un calcio completamente diverso rispetto a quello cui era abituato. Uscito dalla "comfort zone" della Lokomotiv Mosca, Miranchuk in Italia ha vissuto prima la morte del padre e poi il Covid. Nonostante questo e le poche apparizioni da titolare, il russo è riuscito a segnare ben 7 reti in 32 presenze, quasi tutte con pochi minuti a disposizione.

La rete decisiva con la Finlandia è stata salutata con grande entusiasmo dai tifosi atalantini. In vista della prossima stagione, il ruolo del numero 59 russo non potrà che essere centrale nel progetto offensivo di Gasperini. Miranchuk e Malinovskyi sono i due giocatori che dovranno prendere l'eredità di Gomez e Ilicic e traghettare l'Atalanta nel nuovo ciclo: le qualità non mancano, la personalità nemmeno e dunque non resta che attendere l'inizio del ritiro e le prime partite ufficiali per cercare quelle conferme che tutti si aspettano.

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