Posti vicini ai bambini solo a pagamento: l'Enac avvia una verifica sui voli low cost
Una serie di denunce ha portato all'indagine in corso da parte dell'ente: «Se fatti confermati, scatteranno provvedimenti»
Sono giunti ultimamente una serie di reclami e lamentele, da parte di un certo numero di passeggeri, che denuncerebbero il fatto che alcune compagnie aeree low cost chiederebbero costi aggiuntivi ai passeggeri per sedersi vicini ai propri figli minorenni, oppure alle persone disabili e con difficoltà motorie.
Per questo l'Enac ha deciso di avviare un'indagine per andare a fondo nella questione e, nel caso le pratiche scorrette fossero verificate, fa sapere in una nota di oggi (mercoledì 23 giugno) che saranno presi seri provvedimenti a riguardo. Se ne sarebbe parlato nel corso dell’incontro tra il presidente designato dell’Enac Pierluigi Di Palma e il direttore generale Alessio Quaranta.
In particolare desterebbe perplessità la «procedura di assegnazione dei posti sull’aeromobile, che non consentono ai genitori di sedersi accanto ai propri figli minori, né ai familiari di stare accanto a persone disabili e a ridotta mobilità, se non dietro pagamento di una tariffa aggiuntiva, a volte superiore al costo del biglietto aereo».
Da qui l'annuncio da parte dell'ente di indagini per capire cosa stia succedendo, soprattutto allo scopo di «assicurare la dignità, il diritto alla salute, alla sicurezza e alla incolumità del passeggero, che la pratica tariffaria aggressiva dei vettori in questione rischia di compromettere con una offerta non adeguata ed elusiva dei loro diritti».