La Uefa cancella la regola sui gol in trasferta: non varranno di più in caso di parità
Dopo anni di dibattito, si è arrivati a una decisione. L'intento è favorire il gioco offensivo e spingere le squadre all'attacco
di Fabio Gennari
Dopo 56 anni (era in vigore dal 1965), la Uefa ha deciso di eliminare la regola che premia, in un doppio confronto a eliminazione diretta, la squadra capace di segnare più gol in trasferta. Si tratta di una svolta importante, con questa decisione, ratificata ieri (24 giugno) dal massimo organo calcistico europeo, cade un cardine che per decenni ha retto gli incontri più combattuti e tesi.
Questo nuovo approccio sarà subito esecutivo ed entrerà in vigore dalla stagione 2021/22. Per squadre come l'Atalanta non può che essere un vantaggio, perché sarà ancora più importante l'approccio propositivo alle partite: passerà sempre il turno la squadra che farà un gol in più dell'avversario nel corso dei 180' minuti. Basta qualificazioni con due pareggi, stop alle gare in cui bastava una rete in trasferta per "rimpicciolire" le dimensioni dell'impresa necessaria in casa. D'ora in avanti, se perdi 3-0 una partita devi vincere 3-0 l'altra per andare ai supplementari, con i rigori come ultima soluzione: la possibilità che molte più sfide finiscano all'overtime è concreta.
«La regola dei gol in trasferta - ha dichiarato Alexsander Ceferin, numero uno della Uefa - è stata una parte intrinseca delle competizioni Uefa da quando è stata introdotta, nel 1965. Tuttavia, la questione della sua abolizione è stata dibattuta in vari incontri negli ultimi anni. Sebbene non ci sia stata unanimità di opinioni, molti allenatori, tifosi e altri attori del calcio hanno messo in dubbio la sua correttezza e hanno espresso la preferenza per l'abolizione della regola. L'impatto della regola ora va contro il suo scopo originale in quanto, di fatto, dissuade le squadre di casa – specialmente nell'andata – dall'attaccare, perché temono di subire un gol che darebbe agli avversari un vantaggio cruciale».
La posizione dei vertici della Uefa è chiara: «Si critica anche l'ingiustizia, soprattutto nei tempi supplementari, di obbligare la squadra di casa a segnare due volte quando ha segnato la squadra ospite. È giusto dire che il vantaggio in casa oggi non è più così significativo come una volta. Prendendo in considerazione la coerenza in tutta Europa in termini di stili di gioco e molti fattori diversi che hanno portato a un calo del vantaggio casalingo, il Comitato Esecutivo Uefa ha preso la decisione corretta nell'adottare l'opinione che non sia più appropriato per un gol in trasferta per portare più peso di uno segnato in casa».