Il Comune vieta il consumo di alcolici in luoghi pubblici, ma toglie il divieto di asporto
Nuova ordinanza del sindaco Gori, che cancella quella del 26 aprile scorso e impone un nuovo divieto per la cittadinanza dal 28 giugno al 31 luglio
Da lunedì 28 giugno fino al 31 luglio, dalle 18 alle 5 del giorno successivo, a Bergamo sarà vietata la consumazione «di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione, su area pubblica o privata a uso pubblico compresi parchi, giardini e ville aperte al pubblico, a eccezione delle aree esterne di pertinenza degli esercizi commerciali appositamente attrezzate». Parallelamente, sempre dal 28 giugno torna a essere consentita la vendita per asporto di bevande alcoliche e non alcoliche.
Lo ha deciso il sindaco Giorgio Gori, che ieri (24 giugno) ha firmato un'ordinanza che va a cancellare la precedente del 26 aprile scorso che vietava l'asporto di bevande dalle 19, sostituendo la prescrizione con l'obbligo di consumare alcolici in luoghi pubblici. In altre parole, sarà possibile comprare bevande (alcoliche e non) in bar o negozi di vicinato, a patto di consumarle poi a casa propria. Oppure negli spazi di pertinenza delle attività.
Da tempo la Lega chiedeva la cancellazione del divieto d'asporto e chiedeva invece un'ordinanza contro il consumo di alcolici nelle aree più critiche della città, in particolare nella zona della stazione e dintorni. L'Amministrazione ha deciso di operare diversamente, accogliendo la richiesta sulla "vecchia" ordinanza e inserendo invece un divieto di consumo di alcolici valido su tutto il territorio cittadino.
Nel documento firmato dal sindaco, si spiega che questo divieto appare come «uno strumento idoneo e proporzionato allo scopo di prevenire incontrollabili fenomeni di assembramento», soprattutto se si considera che «gran parte della popolazione giovanile risulta ancora non vaccinata, e pertanto a rischio di contagio; che nei mesi precedenti, si sono verificati assembramenti di persone in violazione alle norme di prevenzione da Covid-19 sia in tema di rispetto della distanza interpersonale, sia sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale». Allo stesso tempo, il Comune ricorda anche di aver «concesso gratuitamente agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande la possibilità di occupare suolo pubblico per ampliare gli spazi esterni».