Carenze d'organico e spazi inadeguati: dopo le code a Orio intervengono i sindacati di polizia
Il caso sollevato dopo che venerdì scorso (18 giugno) circa 1.700 passeggeri hanno intasato l'area arrivi extra Shengen
A luglio quattro nuovi agenti si aggiungeranno a quelli già operativi nell’ufficio della polizia di frontiera all’interno dell’aeroporto di Orio al Serio. Rinforzi necessari a potenziare l’organico in vista della ripresa del turismo estivo, che però non sono sufficienti per i sindacati di polizia.
«Dalle comunicazioni intercorse con il Dipartimento nel periodo pre-Covid si era stabilito che, grazie a un graduale incremento, l’organico avrebbe presto superato le 160 unità – sottolinea in una nota la sigla sindacale Fsp -, tuttavia a distanza di anni il numero è pressoché lo stesso, circa 130 unità. I leggeri incrementi in occasione di movimenti o assegnazioni sono quasi sempre stati azzerati da altre uscite».
Le possibili criticità legate a un organico sottodimensionato non sarebbero emerse nell’ultimo anno e mezzo a causa delle limitazioni sugli spostamenti, che hanno fatto crollare il traffico aereo. Adesso però, con la ripresa dei voli, le problematiche si sarebbero riacutizzate.
Prova ne è il pienone di turisti che, in occasione di uno sciopero dei voli, ha riempito venerdì scorso (18 giugno) l’area degli arrivi extra-Schengen dello scalo bergamasco: circa 1.700 viaggiatori in coda, in attesa del controllo documenti.
«In questi casi risalta come l’organico, ma anche la stessa struttura aeroportuale non siano per niente adeguati al volume di traffico – prosegue la nota -. Si è trattato forse di una situazione eccezionale. Noi che l’ambiente aeroportuale lo conosciamo bene sappiamo che in estate queste situazioni non sono per niente straordinarie, ma diventano, soprattutto nel fine settimana, ordinaria amministrazione».
Il sindacato, nell’evidenziare il personale aggiuntivo arrivato in Questura, si domanda perché il dipartimento abbia posto in secondo piano l’ufficio di polizia di Orio al Serio. Lo scalo bergamasco è infatti il terzo in Italia per traffico di passeggeri, tanto che nel 2019 sono stati circa 14 milioni i viaggiatori transitati al Caravaggio.
«Questa situazione – aggiunge il sindacato - oltre a produrre carichi di lavoro eccessivi sul personale dipendente, pone enormi responsabilità sui capi-turno che spesso, essendo gli unici ufficiali di polizia giudiziaria in servizio, devono addossarsi tutte le incombenze relative alla sicurezza e alla frontiera dell’aerostazione. Un incremento della forza organica, funzionale alla causa, dovrà riguardare non solo il ruolo agenti-assistenti, ma anche quello dei sovrintendenti e degli ispettori, in modo tale che il personale possa suddividersi i compiti in modo opportuno».