Castelli Calepio, trovate scorie sepolte nel terreno delle ex fonderie
L'area era stata posta sotto sequestro: si tratta di uno strato di rifiuti di 3-4 metri
Nella mattinata di ieri (martedì 29 giugno) a Quintano, frazione di Castelli Calepio, attraverso degli scavi nel terreno delle ex fonderie effettuati da tecnici e vigili del fuoco coadiuvati dai carabinieri, è stato rinvenuto uno strato di scorie di lavorazione di circa 3-4 metri. A darne notizia è stato il Corriere della Sera Bergamo.
L'area era stata posta sotto sequestro lo scorso dicembre 2020 proprio perché la Procura di Brescia sospettava che rifiuti interrati potessero avvelenare la falda acquifera sottostante, che rifornisce il vicino comune di Palazzolo. Il tutto all'interno di un'indagine che vede come ipotesi di reato concorso in disastro ambientale colposo e omessa bonifica.
In realtà non si sa ancora se le scorie rinvenute siano effettivamente tossiche. Gli stessi tecnici dell'Arpa hanno prelevato un campione dallo strato sepolto e dalla terra immediatamente sottostante per accertarsene. Lo stesso primo cittadino di Castelli Calepio, Giovanni Benini, ha manifestato i suoi dubbi in proposito, spiegando che le terre di fonderia, cioè il materiale di scarto in questione, sono generalmente inerti.
L'impresa Immobiliare 2Z, attuale proprietaria del terreno, aveva già effettuato gli anni scorsi una bonifica pari a circa il 60 per cento della superficie in vista di un accordo con un'altra società, Arché Sviluppo srl, che vorrebbe realizzare un centro commerciale.