Dal Comune nessun aiuto a Jacopo, bimbo disabile di Paladina che vuole andare al Cre
Il piccolo ha bisogno dell’assistenza di un educatore, ma il sindaco ha tagliato i fondi e la famiglia dovrebbe pagare tutto di tasca sua
di Bruno Silini
Quello nella foto è Jacopo, un bambino con disabilità di Paladina. Quel salto che sta compiendo su suo padre è costato anni di amore, pazienza e lavoro. La famiglia quest’anno, a differenza degli altri anni, se vuole iscriverlo al Cre con l’assistenza di un educatore dovrà mettere mano al portafogli. Una situazione uguale a tante altre famiglie del paese che hanno figli con disabilità.
L’amministrazione, guidata dal sindaco Gianmaria Brignoli (lista civica a forte trazione leghista), parteciperà solo al 20 per cento della spesa di sua competenza (ovvero il 40 per cento del totale, dove il 60 per cento arriva dalla Regione). Il resto è a carico dei genitori.
La mamma di Jacopo, Daniela Imparato, ha espresso su Facebook il suo disappunto con parole forti: «Da quando è arrivato questo sindaco - scrive la mamma - le ore per i bambini disabili alla scuola dell’infanzia sono state tagliate orizzontalmente, senza entrare nel merito delle singole patologie. Nell’anno in cui i Comuni hanno speso meno in assoluto e avuto più contributi grazie alla pandemia, ci negano le ore per qualche settimana simbolica di Cre».
Il post ha avuto il suo effetto. Il Gruppo di minoranza “Per Paladina” ha deciso di non partecipare all’ultimo Consiglio comunale (29 giugno) per esortare l'amministrazione a farsi carico del costo per l’assistenza educativa al Cre: «Nel passato - scrivono in una nota recapitata al sindaco - a fronte delle richieste delle famiglie le precedenti amministrazioni hanno sempre trovato il modo per non far sopportare la spesa alla famiglia. Lo riteniamo un necessario gesto di inclusione per facilitare l’accesso a parità di condizioni al servizio. Speriamo che la nostra astensione serva da stimolo alla decisione. La comunicazione del sindaco riportata sui social e la riduzione di ventimila euro del capitolo per assistenza educativa inclusa nella variazione di bilancio che viene portata in consiglio non sembrano dare per scontata una decisione in favore delle famiglie».
Il sindaco Brignoli respinge le accuse «a fronte di tanta disinformazione. Anzitutto - precisa - l’assistenza educativa gratuita riguarda l’attività scolastica. Per il Cre non c’è alcuna norma che stabilisca l’intervento economico delle Amministrazioni comunali. In particolare a Paladina, almeno dal 1945 al 2018, non c’è mai stato alcun capitolo di spesa per finanziare i Cre estivi per i ragazzi diversamente abili come risulta agli atti. Prima del 2019 si sono usate, talvolta, le poche ore che nel corso dell’anno venivano “risparmiate” sull’assistenza educativa».