La Coldiretti scende in piazza l'8 luglio per dire stop «all'invasione dei cinghiali»
Coltivatori e cittadini scenderanno in piazza dalle 9 del mattino a Montecitorio. In Lombardia l’appuntamento è a Milano, in piazza Città di Lombardia
Escono dai boschi e scendono in città o in campagna, alla ricerca di cibo tra i sacchi dell’immondizia oppure di radici nei campi. Il problema è che spesso arrecano danni ingenti, soprattutto alle coltivazioni.
Le razzie dei cinghiali creano allarme e per denunciare una problematica «che ha ormai oltrepassato il limite di guardia», evidenzia Coldiretti, gli agricoltori esasperati hanno deciso di scendere in piazza giovedì prossimo (8 luglio).
La mobilitazione prenderà il via alle 9 del mattino in piazza Montecitorio a Roma, ma coinvolgerà diverse città italiane: in Lombardia l’appuntamento è a Milano in piazza Città di Lombardia, con il coinvolgimento di agricoltori, allevatori e cittadini.
«Con l’emergenza Covid – sottolinea Coldiretti Bergamo - questi animali hanno trovato campo libero in spazi rurali e urbani, spingendosi sempre più vicini alle abitazioni e alle scuole, fino ai parchi dove giocano i bambini. Gli animali selvatici distruggono produzioni alimentari, raccolti, assediano campi, causano incidenti stradali con morti e feriti e nei centri urbani razzolano tra i rifiuti, con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone».
A Montecitorio saranno presenti, insieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandin, i rappresentanti delle istituzioni e della politica a livello nazionale. Nell’occasione sarà diffuso l’esclusivo dossier Coldiretti sul “Covid e l’assedio dei cinghiali in Italia”, contenete proposte concrete per garantire la sopravvivenza delle aziende agricole e la tranquillità dei cittadini.