Caduta per centinaia di metri dalla cresta del Redorta, muore 72enne di Vertova
Lionello Marinoni era un grande appassionato di alpinismo. Le operazioni di recupero nella notte
Un uomo di Vertova di 72 anni è precipitato ieri, 7 luglio, dalla cresta del Pizzo Redorta in un canale per alcune centinaia di metri. Era con un gruppo di escursionisti quando è caduto, per cause in corso di accertamento. La centrale del soccorso alpino ha mandato subito sul posto l’elisoccorso ma le condizioni meteorologiche non consentivano l’avvicinamento, per la presenza di nebbia fitta. Allora l’elicottero di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza) ha imbarcato e portato in quota quattro tecnici Cnsas della Stazione di Valbondione.
La squadra ha raggiunto il punto dell’incidente. Un tecnico si è calato per circa 80 metri e le tracce individuate fanno ritenere che la caduta sia stata fatale. L’estrema pericolosità del luogo, caratterizzato dalla continua caduta di pietre all'interno del canale, non ha consentito il recupero immediato della persona precipitata: per motivi legati alla complessità della situazione, tra cui la salvaguardia dell’incolumità dei soccorritori, è quindi stato deciso di procedere nelle ore successive, sfruttando il miglioramento delle condizioni meteorologiche, con il recupero tramite l’elisoccorso di Como abilitato per il volo notturno.
Lionello Marinoni era un parrucchiere in pensione, con diversi fratelli e sorelle. Adorava la montagna ed era esperto: aveva affrontato tragitti anche più impegnativi. Con Marinoni, Vertova ha perso, nel giro di poche settimane, tre concittadini in incidenti in montagna. Prima di lui Oscar Cavagnis, 47 anni, a maggio, vittima di una valanga sul Gran Zebrù, e Battista Merelli, 67 anni, a febbraio, trovato ai piedi della parete nord Ovest della Presolana.