Crisi del gruppo Boost: sciopero di 8 ore per tutti i turni di lavoro e presidio in Prefettura
La mobilitazione è promossa dalle segreterie territoriali Slc Cgil, Fistel Cisl e dalla Rsu di stabilimento
Assenza di prospettive industriali, mancato pagamento degli stipendi di giugno e crisi finanziaria. La sopravvivenza del gruppo Boost di San Paolo d’Argon, leader nella produzione di agende e diari, è a rischio: in attesa di risposte le segreterie territoriali Slc Cgil, Fistel Cisl e la Rsu di stabilimento hanno proclamato per venerdì 23 luglio 8 ore di sciopero per tutti i turni della giornata di lavoro.
Sempre venerdì, dalle 9.30, all’esterno della Prefettura è previsto un presidio indetto dalle organizzazioni sindacali e dalla Rsu, che saranno poi ricevute dal prefetto Enrico Ricci per discutere della difficile condizione aziendale. «Invitiamo tutti i lavoratori Boost ad aderire allo sciopero e a partecipare al presidio», si legge in un comunicato.
Ad alimentare l’agitazione dei lavoratori, oltre all’assenza di prospettive di rilancio industriale, vi è il fatto che, ad oggi, non c’è alcuna certezza sul pagamento della mensilità di giugno. Stessa cosa era successa a maggio, quando gli stipendi erano stati pagati con oltre un mese di ritardo.
Inoltre, restano ancora scoperte le spettanze di tutti i lavoratori andati in pensione, come il Tfr e il Fondo Pensione Complementare.