In Val Vertova per regolare i flussi turistici e gli accessi arriverà un parcometro
Ad installarlo l'azienda trevigiana Abaco, specializzata nei servizi agli enti locali. Sempre più persone, con il Covid, stanno riscoprendo mete che di solito non compaiono nei principali itinerari turistici
Tra le conseguenze non nefaste del Covid vi è il rilancio del turismo di prossimità e la riscoperta di mete che, solitamente, non sono battute dai principali itinerari turistici come i piccoli borghi o perle naturalistiche dimenticate. Tra questi emblematico è il caso della Val Vertova che sta vivendo un vero e proprio boom di visitatori (già l’anno scorso il sindaco aveva dovuto allestire posti di blocco per regolare i flussi).
La Valle è uno degli angoli più suggestivi che si possono trovare tra le nostre montagne, conosciuta da tutti per le sue cascate, le acque cristalline e la vegetazione rigogliosa. È stato proprio il comitato spontaneo nato per protestare contro il progetto di costruzione di una diga che ha reso celebre quest’area, oggi meta di migliaia di appassionati di trekking.
Le Amministrazioni comunali oggi sono quindi impegnate non soltanto a gestire i flussi di visitatori, per garantire la sicurezza pubblica evitando assembramenti, ma anche a tutelare il patrimonio paesaggistico.
Per questa ragione in Val Vertova, l'azienda trevigiana Abaco, specializzata nei servizi agli enti locali, installerà un parcometro che controllerà gli accessi e regolerà l’arrivo dei turisti. Gli escursionisti e gli amanti della natura che vorranno visitare le celebri cascate dovranno quindi prenotare l'ingresso pedonale all’area di pregio.
Analoghi progetti di mobilità sono stati messi in atto anche all'interno del Parco dell’Adamello-Brenta, a Paneveggio (in Trentino) e in Valmalenco. «I nostri ausiliari della sosta sono presenti per verificare il rispetto delle regole anche al di fuori degli spazi dedicati alla sosta a pagamento– spiegano da Abaco Mobility –, preservando l’accessibilità delle aree e limitando i disagi alla mobilità già presenti, che ostacolano l’accesso ai mezzi di soccorso».
Da segnalare anche il caso di Mandello del Lario, nel Lecchese, sul lato di Moregge-Moregallo del Lago di Como, preso d’assalto dai turisti. «L’introduzione delle nostre tecnologie e del personale di controllo – concludono da Abaco -, garantisce svago e relax ai visitatori, allontanando il caos».