Alla scoperta dei laghi sopra Carona: c'è molto di più dei soli e bellissimi Laghi Gemelli
Adagiati ai piedi delle montagne ecco il lago Colombo, il lago Piano delle Casere, il lago Marcio e il lago del Becco. Stupendi
di Angelo Corna
Tutti conosciamo la bellezza dei Laghi Gemelli: questi stupendi specchi d’acqua richiamano ogni anno turisti e appassionati che, in circa due ore di cammino, raggiungono una delle zone più suggestive della provincia bergamasca.
Tuttavia, le bellezze della conca in cui si trovano non si limitano semplicemente al famoso bacino artificiale. Altre meraviglie si nascondono adagiate ai piedi delle montagne che sovrastano la zona: sono il lago Colombo, il lago Piano delle Casere, il lago Marcio e il lago del Becco.
Punto di partenza per questa gita è il famoso rifugio Laghi Gemelli. Per raggiungerlo abbiamo tre possibilità: il Sentiero Cai 211, che prevede circa 3 ore di percorrenza con partenza dal paese di Carona; il sentiero Cai 212, circa 3 ore 30 di cammino con partenza da Branzi; il Sentiero Cai 215, circa 2 ore di percorrenza con partenza dalle Baite di Mezzeno, frazione di Roncobello. Quest’ultimo è consigliato per compiere un giro ad anello dei laghi.
Raggiunto il rifugio, non servono presentazioni: famoso per le sue bellezze, ma anche per l’accoglienza tipica bergamasca, è la perfetta base di partenza per la nostra gita. Ancora una volta possiamo decidere in base alle nostre forze: chi desidera spezzare l’escursione in due giorni può trascorrere una giornata di vacanza sulle sponde dei bellissimi Laghi Gemelli; i più allenati possono invece continuare il cammino, che con un dislivello minimo e pochi sforzi permette di visitare i restanti quattro bacini artificiali.
In prossimità del rifugio troviamo il segnavia Cai 250, segnalato come “Giro dei laghi”: il tracciato scende in direzione di Carona, per portarci dopo mezz’ora di facile cammino alla conca che ospita il lago Piano delle Casere (a sinistra) e il lago Marcio (a destra), posti ai piedi del Pizzo dell’Orto e del Pizzo delle Orobie. In questa bellissima zona, prima delle costruzione dei due laghi artificiali erano presenti delle malghe adibite alla produzione del formaggio. Nel 1941, con la costruzione dell’odierno bacino, le baite sono rimaste sepolte e successivamente ricostruite più a monte: negli anni successivi hanno poi regalato il nome al lago Piano delle Casere.
Una sosta per ammirare il panorama e possiamo continuare lungo il sentiero…