Koopmeiners: «Parlo con diversi club, l'AZ sa come stanno le cose». Aspetta l'Atalanta?
Il giocatore olandese ha rilasciato importanti dichiarazioni sul suo futuro, facendo capire che ha le valigie pronte
di Fabio Gennari
«Sono in trattativa con diversi club e le conversazioni sono state buone finora. Sono positivo nei confronti di quei club, l'ho espresso anche all'AZ. Loro sanno di quali club si tratta». Parla al plurale il capitano dell'AZ Alkmaar, Teun Koopmeiners. Lo ha fatto ieri a margine dell'amichevole disputata dalla sua squadra contro l'ADO Den Haag e terminata sul 3-0 chiarendo senza troppi giri di parole al portale olandese Voetbal International che il suo futuro sarà lontano dal campionato olandese.
A conferma di quanto si dice della sua correttezza e professionalità, il centrocampista olandese ha spiegato molto serenamente come affronterà i prossimi giorni: «Non sono un giocatore che fingerà infortuni o giocherà partite strane. Ho detto al club con chi sto parlando e come stanno andando le cose. Siamo stati sempre in contatto quando i club si sono fatti avanti. Abbiamo concordato che continuerò a riferire come mi sento dal punto di vista psicologico. Finora è andata molto bene».
Il fatto che ci siano diverse opzioni ma che una decisione non sia stata ancora presa è molto importante per l'Atalanta: viste le squadre in corsa (Arsenal, Napoli e Roma, ma anche il Rennes) e le offerte che sono arrivate sul tavolo dell'AZ (e per il suo ingaggio), se fosse stata solo una questione di soldi è probabile che la trattativa si sarebbe già chiusa da tempo. Evidentemente la possibilità di giocare la Champions pesa tantissimo, il ragazzo l'avrebbe solo con l'Atalanta e la sensazione è che stia aspettando proprio i nerazzurri.
«Sono sempre aperto e onesto - ha concluso Koopmeiners -, ma non credo sia giusto che il club dica tutto ai media in questo momento. Alla fine sanno dove si trova il mio cuore, è loro diritto chiedere quello che vogliono e se lo meritano. Lo spero davvero. Mi hanno offerto ogni opportunità per anni, dalla mia infanzia. Mi hanno aiutato molto, fornito strutture: mi sono sempre sentito a casa». La speranza dei tifosi atalantini, in questo momento, è che la sua nuova casa si chiami Zingonia.