Il grande cuore di Robin Gosens: all'asta alcuni suoi cimeli per aiutare gli alluvionati tedeschi
In questi giorni sono online una serie di aste con pezzi unici donati dall'esterno della Dea e diversi compagni per aiutare le vittime dell'alluvione
di Fabio Gennari
Robin Gosens non è solo un calciatore di livello internazionale. Il ragazzo tedesco nato a una manciata di chilometri dal confine olandese ha già dimostrato di avere un occhio di riguardo per chi sta peggio di lui: dopo il lancio social della sua fondazione "Träumen lohnt sich", "Vale la pena sognare", il numero 8 dei nerazzurri si è subito organizzato per aiutare, in modo concreto, chi in Germania ha perso quasi tutto a causa della terribile alluvione che ha seminato morti e distruzione.
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«Tre anni fa - ha scritto Gosens su Instagram - ho organizzato un’asta nel mio Paese con le scarpe mie e dei compagni, perché di solito per la nuova stagione si cambia modello. I soldi raccolti grazie all’interessamento di molte persone, che tra l’altro hanno potuto acquistare le scarpe a prezzi assolutamente vantaggiosi, hanno contribuito a portare avanti un progetto importante per assicurare una casa ai bambini che vivono situazioni difficili. Adesso vorrei ripetere la stessa cosa con la mia fondazione. Insieme a United Charity abbiamo creato un’asta (QUI) dove sarà possibile acquistare le scarpe miei o dei compagni o una maglia usata della Germania o dell’Atalanta, l’intero ricavato dell’asta verrà devoluto alle famiglie colpite dall’alluvione in Germania e a un progetto simile a quello di tre anni fa. Tutti i soldi raccolti vanno direttamente in Germania».
Il concetto è molto semplice: maglie della Dea di grande livello come quella indossata in finale di Coppa Italia o quella di Atalanta-Real Madrid, della Nazionale tedesca dei recenti Europei e scarpe da calcio sue e di diversi compagni sono i pezzi pregiati che il laterale teutonico ha deciso di proporre in questo viaggio della solidarietà virtuale che ha come fine ultimo dare una mano a chi non ha più nulla. Gosens non è il primo calciatore e nemmeno sarà l'ultimo che si impegna per gli altri, ma ogni volta è giusto sottolineare e diffondere gesti che avvicinano sempre di più il mondo dorato del calcio e quello reale.
La fondazione di Gosens in Germania ha tanti altri progetti in cantiere. Uno dei più interessanti riguarda un camp che è stato organizzato per fine luglio a Berlino in cui un gruppo di professionisti selezionati incontrerà e darà supporto a piccoli calciatori che vogliono provare a costruirsi un futuro da protagonisti. "Vale la pena sognare" non è solo un invito ma rappresenta, per Robin Gosens, la conferma che quando ci credi davvero e metti tutto quello che hai nel coltivare un sogno, prima o poi qualcosa di bello succede.