Recensioni negative per le attività che chiedono il Green Pass (anche a Bergamo)
L'allarme lanciato da diversi negozianti: alcuni pensano anche di denunciare chi insulta sul web
Un nuovo fenomeno ha fatto la sua comparsa negli ultimi tempi, con la decisione del Governo di rendere obbligatorio il Green Pass per accedere ad alcuni luoghi pubblici e consumare al tavolo al chiuso nei locali, così come per altre attività del divertimento e dello spettacolo come i cinema: si tratta delle recensioni negative sul web dei "no green pass", fatte per rendere difficile il lavoro di chi chiede il certificato per accedere alla sua attività, affossando la sua reputazione in Internet.
Sembrerebbe faccenda da poco, ma in realtà va ad incidere pesantemente sui guadagni di locali e negozi, poiché una quantità eccessiva di recensioni negative rovina la media calcolata dando l'impressione che quella realtà economica sia scadente o offra un servizio degno di poca nota. Si tratta dell'ultima trovata del movimento contro la misura dell'esecutivo, più agguerrito che mai, e il fenomeno è arrivato anche a Bergamo.
Numerosi ristoranti, bar e palestre stanno riscontrando questa problematica, ma anche i negozianti e tra questi c'è anche chi ha deciso di denunciare i no green pass e i no vax per gli insulti che ha ricevuto sui siti di recensioni: è il caso di Mauro Di Lauro, titolare del "Cards Realm" in Malpensata, che vende giochi di carte e organizza eventi e tornei.
«Ho contato più di trenta recensioni. Scrivono insulti e appellativi di ogni tipo» è stata la spiegazione del giovane proprietario riportata dal Corriere della Sera Bergamo. «Google, riconoscendo le parole “no-vax” o “no-green pass” ha già cancellato parecchie recensioni, ma restano quelle che mi assegnano una sola stella senza aggiungere commenti – ha continuato Di Lauro -. È assillante perché ne arriva almeno una ogni mezz’ora ed è lesivo dal punto di vista economico». Ha quindi deciso infine di prendere nota dei nominativi di chi insulta e fare denuncia alla Polizia Postale, esasperato anche dalle continue notifiche che lo attaccano per la sua scelta di richiedere il certificato verde per accedere ai suoi eventi, ma non per gli acquisti nel negozio.
Intanto, dopo la manifestazione contro il Green Pass non autorizzata in centro città di sabato 24 luglio scorso, con circa tremila persone, ieri pomeriggio qualche sporadico gruppetto di persone (circa una quarantina) si è presentato davanti alla procura in piazza Dante, mentre rimane l'incognita di questo sabato: ci sarà un'altra protesta?