L'antenna dell'aeroporto non piace alla Lega (e neanche agli ambientalisti)
La senatrice Pergreffi: «Il radiofaro è veramente legato alla sicurezza? Incontro con i primi cittadini per decidere delle compensazioni ambientali», la sponda di Legambiente: «Malinteso senso di sviluppo, è un progetto vecchio»
Non si placano le polemiche sul nuovo radiofaro per l'aeroporto di Orio al Serio, oggetto di critiche da parte dei gruppi ambientalisti già nei mesi scorsi. Stavolta è la Lega a farsi portavoce dei dubbi sulla nuova antenna, che dovrebbe sorgere in una zona di Campagnola e comporterebbe il taglio di circa 600 alberi, per cui sono state previste delle compensazioni da parte di Sacbo con il Comune di Bergamo.
La senatrice del Carroccio Simona Pergreffi ha chiesto alla società dell'aeroporto di fare chiarezza su alcuni punti: «Questo intervento è davvero legato alla sicurezza, come dichiarato in Consiglio comunale, oppure dipende dal piano di sviluppo dell’aeroporto? Ci risulta che nel piano è inserita la previsione di interventi riguardanti capannoni e hangar per manutenzione e una nuova pista di rullaggio proprio dove si trova adesso il radiofaro. Solo una coincidenza? Per altro ci risulta che l’aeroporto è sicuro, ci può essere un’agevolazione nello spostamento del radiofaro, ma assolutamente non riguarda la sicurezza. Aspettiamo risposte da Sacbo».
Le perplessità si sono poi spostate sulle nuove piantumazioni di alberi, in riparazione dell'abbattimento di quelle che si trovano nella zona in cui dovrebbe sorgere il radiofaro: «Questi alberi e arbusti sono di fatto una mitigazione ambientale della zona aeroportuale. La mitigazione, nel caso del taglio delle piante, deve restare nella zona di conseguenza lo spostamento non deve essere deciso solo dal Comune di Bergamo. Non riguarda infatti solo il territorio della città ma di tutta la zona aeroportuale. Chiederò a questo proposito un incontro con i sindaci della zona per cercare di fare azione comune su questo fronte e far sì che le compensazioni ambientali vengano distribuite in tutta la zona. Inoltre Sacbo aveva annunciato che avrebbe piantato molti più alberi di quelli che avrebbe tagliato invece dagli articoli di giornale non risulta così. A questo punto si faccia chiarezza su tutto».
Su questo argomento, la Lega ha la sponda di Legambiente, che ha già sottolineato in passato come, secondo la sua opinione, la tecnologia dell'antenna sia obsoleta e debba essere sostituita da una meno invasiva per i luoghi naturali: «È l’ennesima aggressione all’area della cintura verde e dei lembi di terreno agricolo intorno a Bergamo. Più di 600 piante, alcune delle quali di pregio, traccia della memoria agricola e del paesaggio bergamasco, verranno cancellate per un malinteso senso di sviluppo. Lo spostamento del Vor (l'antenna, ndr) era già previsto nel 2000. È un progetto vecchio che ha alternative più moderne ed efficaci come il Pbn, tecnologia che non richiede strutture impattanti come il radiofaro».