I capolavori della Carrara sbarcati a Shanghai: presentata "Maestri. Dal Rinascimento all'Ottocento"
Dal 12 agosto al 3 gennaio cinquantaquattro opere della pinacoteca cittadina abbelliranno i corridoi del Bund One Art Museum
Parte della collezione dell’Accademia Carrara è atterrata in Cina: grazie alla collaborazione tra i due Paesi, la pinacoteca cittadina ha concesso in prestito al Bund One Art Museum di Shanghai una serie di opere che vanno dal Rinascimento all'Ottocento.
L’allestimento si intitola "Maestri. Dal Rinascimento all'Ottocento", ed è stato presentato questa mattina (mercoledì 11 agosto) all’attenzione del pubblico cinese. La mostra rappresenta di fatto il primo grande appuntamento culturale che torna a far dialogare Italia e Cina dallo scoppio della pandemia. L’auspicio è che possa contribuire non solo in termini economici all’Accademia Carrara (il “noleggio” delle opere d’arte si stima che frutterà sui 250 mila euro) ma più in generale alla città e al territorio di Bergamo, che già da tempo ha avviato relazioni proficue con la Cina e le sue istituzioni.
La mostra, curata da Giovanni Valagussa, responsabile delle Travelling Exhibitions della Carrara, animerà i saloni del museo cinese da domani, 12 agosto, al 3 gennaio. In uno spazio di circa mille metri quadrati troveranno la loro collocazione 54 opere di diversi artisti che vanno dalla metà del Quattrocento alla metà dell'Ottocento, comprendenti capolavori quali quelli del Mantegna, di Raffaello, Lorenzo Lotto, Hayez e un'affascinante rassegna di pittura italiana.
I fruitori cinesi potranno ammirare il Ritratto di Lionello d'Este di Pisanello oppure quello della figlia di Cesare Tallone, pittore e direttore della stessa Accademia Carrara a fine Ottocento. La mostra è curata da Giovanni Valagussa, responsabile delle Travelling Exhibitions della Carrara, con una serie di esposizioni che hanno portato la collezione bergamasca a essere esposta al Metropolitan Museum of art di New York, alla National Gallery of Australia di Canberra e anche al Museo Pushkin di Mosca.
Allo stesso tempo, il temporaneo trasferimento delle tele nella capitale economica cinese ha permesso di proporre una nuova mostra, con opere solitamente non esposte, qui a Bergamo, intitolata "Una Storia Meravigliosa". L'esposizione è curata dal direttore Maria Cristina Rodeschini e dal conservatore Paolo Plebani, con un allestimento condotto per arricchire il filo narrativo dell'esposizione. Dipinti, incisioni, oggetti ma anche fotografie, che coprono un lungo arco di tempo storico riempiendo ben quindici sale con le varie opere e le storie dei loro generosi donatori.