Salta il raduno di Pontida: "colpa" della corsa alle amministrative e del Covid
C'era chi sosteneva che la manifestazione fosse stata annullata per evitare tensioni nel Governo e all'interno del partito. Ma il deputato Daniele Belotti smentisce
La campagna elettorale, la corsa alle Amministrative d’ottobre e il Covid cancellano le feste di partito. Non fa eccezione il raduno di Pontida, un appuntamento storico per tutti i leghisti, che dal 1990, ogni anno, richiama migliaia di persone sul pratone a lato della Briantea.
A spiegare perché il raduno sia stato annullato, smentendo la ricostruzione che indicava come possibile ragione il tentativo di evitare tensioni all’interno del partito, è stato il deputato Daniele Belotti, che è anche responsabile organizzativo nazionale per la Lega. Intervenendo su L’Eco di Bergamo, Belotti ha specificato che la decisione è dipesa dal fatto che l’emergenza sanitaria ancora in atto, oltre che dalla necessità per il Carroccio di concentrarsi nel mese di settembre sulla campagna elettorale. Troppo elevato il rischio di lasciare campo libero agli avversari politici avendo la testa impegnata su altri progetti.
Altrettanto infondata, secondo il parlamentare leghista, la ricostruzione secondo cui il raduno di Pontida sarebbe stato cancellato per evitare di ascoltare contestazioni verso alcuni provvedimenti adottati dal Governo. In primis l’estensione dell’obbligo del Green Pass in virtù della vicinanza del popolo “No-Pass” ad alcuni ambienti della destra, soprattutto della destra estrema.
Per Daniele Belotti la minor frequenza di feste e appuntamenti di partito, tra cui il raduno di Pontida, dipende semmai da un’altra ragione: evitare di danneggiare ulteriormente le attività di ristorazione, già colpite dalle restrizioni del secondo lockdown. Tra i principali protagonisti dei raduni vi sono infatti le costine, i panini con la salamella, carne alla griglia e boccali di birra. «Siamo solidali con baristi e ristoratori - ha detto Belotti -. Non ci sembra corretto far loro concorrenza».