Prima piogge abbondati, poi caldo intenso: in Val Brembana esplode la caccia ai funghi
La Comunità Montana ha confermato per l'acquisto dei biglietti le tariffe dello scorso anno
Non è stato il caso dell’ultima settimana, caratterizzata da un’afa che faceva boccheggiare, ma le abbondanti piogge e il caldo intenso di quelle precedenti hanno rivitalizzato l’attività dei cercatori di funghi in Val Brembana. I ticket venduti dalla Comunità Montana, che autorizzano alla raccolta, sono andati a ruba: 10 euro il giornaliero, 20 euro per il settimanale, 40 per il mensile e 60 euro per l’abbonamento annuale. Discorso a parte per i residenti, che restando sul proprio territorio possono raccogliere i funghi gratuitamente.
A giugno la stagione aveva vissuto una falsa partenza, complice anche il freddo anomalo per il periodo. La tendenza al ribasso nelle vendite dei ticket si è però invertita nell’ultimo periodo, riportandosi sui valori dello scorso anno. L’alta Val Brembana è uno dei territori più battuti dai cercatori di funghi, che qui trovano soprattutto il porcino.
Chi si avventura nei boschi alla ricerca di questi pregiati alimenti, però, è bene che tenga a mente i rischi cui può andare incontro in montagna e si attrezzi in modo adeguato per evitare incidenti, a volte anche fatali. È meglio non azzardarsi a uscire di casa di notte (la raccolta dei funghi parte all’alba) e, soprattutto, mai quando si sta avvicinando un temporale.
Spesso la stagione fungina porta non soltanto alla crescita dei diversi funghi commestibili, ma pure dei loro sosia velenosi che possono sfuggire a un occhio poco attento o ai cercatori alle prime armi. Per scongiurare intossicazioni è opportuno far controllare all’Ispettorato Micologico i funghi raccolti e non mangiarne porzioni troppo abbondanti o mangiare ripetutamente piatti a base di funghi.