I leprottini salvati dalla "mamma" gatta ora sono accuditi e allattati a Calolziocorte
I piccoli erano stati messi al sicuro dopo una tempesta dal felino, adesso sono allattati con siringa da una volontaria del centro Cras
La storia, raccontata dai colleghi di PrimaMerate ai primi di agosto. aveva commosso gli amanti degli animali. Durante una tempesta a Santa Maria Hoè, piccolo comune brianzolo, la tana dei cuccioli di lepre si era probabilmente riempita d’acqua, mettendo rischio la loro vita. La micia Dea, dal grande istinto materno, li ha soccorsi come se fossero i suoi gattini ed uno per uno li ha tratti in salvo portandoli sotto il balcone di casa. Poi ha miagolato finché non è riuscita ad attirare l’attenzione dei suoi proprietari che hanno soccorso i cuccioli e, dato che questi avevano perso la madre, li hanno portati al Cras (centro recupero animali selvatici), voluto dalla presidente della Leidaa (Lega italiana difesa animali e ambiente), l’onorevole Michela Vittoria Brambilla.
I cuccioli di lepre sono stati così accuditi dai volontari del centro "Stella del Nord" di Calolzio dove stanno venendo allattati tramite siringa e un latte artificiale di provenienza americana, da Elena, volontaria di grande esperienza e competenza proprio nella cura dei lagomorfi, ovvero gli animali della grande famiglia dei conigli e delle lepri, come si vede in un video disponibile sulla pagina Facebook del rifugio. Il piccolino gusta la poppata da una sorta di siringa speciale, muovendo le zampette anteriori come se stesse davvero spingendo il ventre della mamma. «Sono molto delicati - spiegano al Cras - e allattarli correttamente non è semplice. Non vi sono orari né dosaggi precisi. Sono le piccole lepri a richiedere la poppata quando hanno fame e a decidere quanto latte assumere.
Nella struttura l'accudimento dei piccoli è seguita con grande attenzione, tant'è vero che per ogni tipo di animale ci sono volontari specializzati seguiti da medici veterinari esperti, inoltre ci sono diversi settori a seconda del tipo di operazioni che devono essere fatte, dalla cura delle ferite all'allattamento. «Siamo grati ad Elena che si prende meravigliosamente cura delle leprotte salvate dalla micia - spiegano al Cras- come tutti gli altri volontari che si dedicano con grande impegno e passione alla cura degli animali selvatici e ai nostri veterinari, molto competenti e sempre disponibili. La battaglia per difendere i diritti di tutti le creature del bosco deve unire l’Italia intera e la nostra Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente - con la presidente on. Michela Vittoria Brambilla e tutte le strutture territoriali dal nord al sud del Paese – intende dare un contributo concreto e di prima linea».