Polemica infinita

Inizia il campionato e conta solo l'Atalanta, le parole di Gomez adesso non servono a nulla

In un momento molto particolare come è quello in cui ogni stagione prende il via, riaccendere certe polemiche del passato appare francamente senza senso

Inizia il campionato e conta solo l'Atalanta, le parole di Gomez adesso non servono a nulla
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di Fabio Gennari

Nel giro di poche ore, quella di ieri è diventata una giornata assurda per il ravvivarsi, inatteso e francamente inutile, della questione Gomez-Gasperini. Le parole dell'ex numero 10 argentino le abbiamo lette, riportate e analizzate, la risposta del mister atalantino e il silenzio dei Percassi completano un quadro in cui l'Atalanta viene tirata in mezzo da un suo ex calciatore a pochi giorni dall'inizio della stagione. Qui, dove è tempo di parlare di chi scenderà in campo e con quale modulo, trovano spazio dichiarazioni che arrivano dall'altra parte del mondo e che, questa mattina, vengono pure un po' smentite dallo stesso Gomez.

Già, perché sulle colonne de L'Eco di Bergamo il Papu ripercorre alcuni passaggi della vicenda e, improvvisamente, spende belle parole per i Percassi. Limitiamoci al titolo: "Con i Percassi a Bergamo rapporto sempre spettacolare". A La Nacion, invece, aveva detto che «il presidente Percassi non ha avuto le palle di imporre a Gasperini di chiedere scusa». Qualcosa non torna, mancano evidentemente dei pezzi importanti nella ricostruzione fatta dall'argentino e ricordando anche i concetti espressi da Gasperini dopo Atalanta-Roma 4-1 dello scorso dicembre («Se si arrabbia un presidente è più complicato», aveva detto in merito alla questione Gomez) vien da dire che anche con la proprietà qualcosa (di grave) è successo.

Papu Gomez è stato un grande valore tecnico per la squadra di Gasperini, oggi però è un calciatore del Siviglia e questa situazione, certe dichiarazioni e prese di posizione francamente poco comprensibili, non servono davvero a nulla. Perché se è rimasto a Bergamo per sette anni e conosce davvero la città, l'Atalanta e la sua gente, dovrebbe aver perfettamente chiaro che questo non è il posto in cui troppe parole, soprattutto così gravi e a distanza di mesi, aiutano a sistemare una situazione che ai tifosi non interessa più.

L'Atalanta e Gasperini vanno avanti insieme, Gomez è andato via e la storia ormai è chiara. Da quella notte con il Midtjylland in avanti, le prese di posizione pubbliche di Gomez (sui social a tre ore dal sorteggio Champions con il Real Madrid, negli atteggiamenti in campo e fuori, e ora nelle interviste) non hanno fatto altro che allontanare il giocatore dalle grazie di tanti bergamaschi. Si legge ovunque, sui social, una sola richiesta da parte dei tifosi della Dea: adesso basta. C'è un campionato da disputare, una Champions da onorare e pure una Coppa Italia che da gennaio sarà di nuovo un grande obiettivo. Se davvero uno ama Bergamo e l'Atalanta, questo è il momento di pensare al domani senza riaccendere polemiche inutili su quanto è successo.

Gasperini ieri alla Gazzetta ha risposto con poche parole ma ha messo in fila concetti importanti. Allo stesso tempo, i Percassi (attaccati con durezza) hanno preferito ignorare e andare avanti: qualsiasi commento avrebbe dato vigore a ulteriori polemiche, generato risposte e poi ancora altre interpretazioni per un circolo vizioso senza fine. L'indifferenza è un'arma potente, il bene dell'Atalanta viene prima di tutto e non è una risposta piccata, magari accusatoria, nei confronti di Gomez che potrebbe portare qualcosa di buono. Anche se il fastidio è probabilmente grande, anche se certe dichiarazioni rilasciate dall'altra parte del mondo sono solo un pezzo (forse) della verità.

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